lunedì 6 novembre 2023

Crystal World

In Crystal World (2013) c’è un pizzico di Bertrand Mandico e forse anche uno di Guy Maddin perché ciò che l’australiana Pia Borg ha compiuto nel suo lavoro breve è, mi si passi il termine, una rimodernizzazione di protocolli cinematografici d’antan, e quindi vale tutto per concorrere al modellarsi di un prodotto che trasuda artigianalità ma anche, va detto, professionalità. Tratto da un romanzo di Ballard tradotto da noi col titolo Foresta di cristallo, il corto, servendosi dei paradigmi dell’animazione weird, sicché stop-motion e tecniche equipollenti, e operando di taglia e cuci su La morte corre sul fiume (1955) di Charles Laughton, diventa apertura su un mondo d’apnea, sotto una superficie che è anche sopra, che forse è un tutto o qualcosa che le si avvicina. La brevità dell’oggetto in siffatti casi non aiuta, o meglio, non aiuta uno spettatore incatenato alla razionalità, chi al contrario preferisce mollare le redini canoniche e affidarsi all’artista di turno troverà asilo in forme espressive variegate e, seppur ammantate da una certa decadenza, vivaci.

Se le reiterate immagini subacquee della donna riportano per forza di cose fuoriorarie a Vigo, la composizione globale, e proprio di questo si tratta: di un composto, fa fede ad un concetto di videoarte – credo – abbastanza moderno. Non sperimentale, non avanguardistico: contemporaneo, dentro al tempo che abita, almeno dal punto di vista concettuale e realizzativo. Ammaliante e pure “scomodo” per l’inquietudine che diffonde il corredo sonoro, se la Borg aveva come obiettivo quello di allestire una realtà in progressiva solidificazione (e leggete la parola con una accezione negativa) penso sia condivisibile ammettere che ci sia riuscita, la cristallizzazione permanente, un po’ gotica un po’ švankmajeriana, trasmette le vibes adeguate. Ah, e quelle stalagmiti che salgono verso l’alto non ricordano il video di Crystalline girato da Gondry? Volendo sì, è solo un’altra suggestione che arricchisce il prestigioso parterre dei rimandi.

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