Quel vecchio satanasso bavarese avrà pensato che la scelta di utilizzare una piccola videocamera digitale era capace di restituire un tasso di verità farlocca in linea con la storia ripresa, una storia che dondola tra le usurate istanze della realtà e della finzione. E in effetti non glielo si nega, Family Romance, LLC grazie ad un impianto lo-fi tracima quasi nel documentaristico nonostante sia evidente che la recitazione è ciò che norma le interazioni degli interpreti sullo schermo, una volta colto il cortocircuito “bi-finzionale”, ovvero che l’attore di Herzog è attore anche nella diegesi, rimane una narrazione a dir poco debole con un filone principale, Ishii nei panni del padre di Mahiro, ed altre situazioni scollegate alla traccia madre ma inserite (un po’ a forza) per fornire una panoramica sulla professione del protagonista. Herzog punta alla telefonata definzionalizzazione del lavoro di Ishii, attraverso degli episodi abbastanza scontati cerca di creare un vero feeling tra lui e la ragazzina la quale, ad un certo punto, inizia a provare del vero affetto nei confronti del padre-in-affitto, è una soluzione tramica davvero lineare i cui significati che si vogliono veicolare giungono in un battibaleno alla superficie della comprensione. Non mi sento di dire che non ci sia nulla da salvare, ad un certo punto si poteva scavare un passaggio concettualmente più profondo con la bugia di Mahiro (in pratica una menzogna detta ad un impostore) ma la cosa non ha poi seguito, come non sono male delle istantanee provenienti dal magico mondo nipponico, ma si tratta di parentesi interessanti a prescindere dal film (vedi il robot hotel) e che Herzog ha infilato perché comunque rimane ancora una persona che sa essere affascinata dalla diversità del mondo, e per questo, per un’incessante ricerca dell’alterità, continuo a stimarlo, anche se il cinema che fa è ormai scaduto. Poi va detto che la resa estetica del film non è granché intrigante, purtroppo il digitale in taluni casi scade nel dozzinale e soluzioni vetuste quali l’utilizzo di droni o sottolineature musicali troppo classiche non aiutano a farsi ingraziare l’opera.
Family Romance, LLC circola in Rete per merito del famoso sito MUBI che lo ha reso visionabile in streaming, a corredare la proiezione c’è un’introduzione di Herzog e un Q&A in coda tra il regista e un redattore del sito. Inutile dire che queste porzioni sono più stimolanti del film stesso, in particolare l’intervista conclusiva dove si capisce perché Herzog non è esattamente sul pezzo in fatto di cinema contemporaneo, è proprio lui a dire che ormai non guarda più tanti film, però nella lucidità di pensiero che lo contraddistingue ci dà due consigli per perseguire la pura vida, the full life, e sono due consigli squisitamente inattuali che valgono molto.
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