giovedì 29 giugno 2023

Family Romance, LLC

Dopo due documentari più che accettabili, Herzog incontra Gorbaciov (2018) e Nomad - In cammino con Bruce Chatwin (2019), Werner Herzog ritorna alla finzione con Family Romance, LLC (2019), il che, visti i recenti trascorsi, non è la migliore delle notizie, ma almeno di buono c’è che Salt and Fire (2016) o Queen of the Desert (2015) restano film nettamente più brutti di quello sotto esame, e il motivo è semplice: l’Herzog all’interno di una macchina produttiva su larga scala non funziona proprio, qui almeno, grazie ad un tono minore, non si percepisce quell’ammorbante impostazione (leggi: ingessatura) che ha caratterizzato le opere precedenti, certo è che se il regista tedesco ha tentato uno svecchiamento del suo cinema alla fine non ha che dimostrato tutta l’inadeguatezza nel rapportarsi con la settima arte di oggi. Di base c’è una tara ineliminabile, noi Family Romance, LLC, seppur sotto altre spoglie, lo abbiamo già visto, e per ben due volte, infatti la questione centrale proposta ad Herzog da tal Roc Morin (che risulta come produttore) riguarda un’attività giapponese (ecco il perché dell’LLC nel titolo) che permette alle persone di affittare degli “attori” che impersonano un caro mancato, un amico scomparso e via dicendo, sì, prima che ci accorgessimo della cialtroneria di Sion Sono Noriko’s Dinner Table (2005) aveva già sviscerato la materia, senza dimenticare Alps (2011) di Lanthimos orientato sulle medesime coordinate. Quindi Herzog arriva in ritardo, e di brutto, ed anche se l’argomento ha dei motivi di attrazione visto il paradossale core business dell’azienda collegata ad una profusa solitudine umana figlia, probabilmente, dell’epoca in cui vive, il fatto è che l’approccio al tema e la susseguente realizzazione non aggiungono niente alle visioni citate sopra ed anzi, per ragioni tecniche che ovviamente differenziano Herzog dagli altri due autori, un orizzonte tiepido tiepido è dove la pellicola va a tramontare.

Quel vecchio satanasso bavarese avrà pensato che la scelta di utilizzare una piccola videocamera digitale era capace di restituire un tasso di verità farlocca in linea con la storia ripresa, una storia che dondola tra le usurate istanze della realtà e della finzione. E in effetti non glielo si nega, Family Romance, LLC grazie ad un impianto lo-fi tracima quasi nel documentaristico nonostante sia evidente che la recitazione è ciò che norma le interazioni degli interpreti sullo schermo, una volta colto il cortocircuito “bi-finzionale”, ovvero che l’attore di Herzog è attore anche nella diegesi, rimane una narrazione a dir poco debole con un filone principale, Ishii nei panni del padre di Mahiro, ed altre situazioni scollegate alla traccia madre ma inserite (un po’ a forza) per fornire una panoramica sulla professione del protagonista. Herzog punta alla telefonata definzionalizzazione del lavoro di Ishii, attraverso degli episodi abbastanza scontati cerca di creare un vero feeling tra lui e la ragazzina la quale, ad un certo punto, inizia a provare del vero affetto nei confronti del padre-in-affitto, è una soluzione tramica davvero lineare i cui significati che si vogliono veicolare giungono in un battibaleno alla superficie della comprensione. Non mi sento di dire che non ci sia nulla da salvare, ad un certo punto si poteva scavare un passaggio concettualmente più profondo con la bugia di Mahiro (in pratica una menzogna detta ad un impostore) ma la cosa non ha poi seguito, come non sono male delle istantanee provenienti dal magico mondo nipponico, ma si tratta di parentesi interessanti a prescindere dal film (vedi il robot hotel) e che Herzog ha infilato perché comunque rimane ancora una persona che sa essere affascinata dalla diversità del mondo, e per questo, per un’incessante ricerca dell’alterità, continuo a stimarlo, anche se il cinema che fa è ormai scaduto. Poi va detto che la resa estetica del film non è granché intrigante, purtroppo il digitale in taluni casi scade nel dozzinale e soluzioni vetuste quali l’utilizzo di droni o sottolineature musicali troppo classiche non aiutano a farsi ingraziare l’opera.

Family Romance, LLC circola in Rete per merito del famoso sito MUBI che lo ha reso visionabile in streaming, a corredare la proiezione c’è un’introduzione di Herzog e un Q&A in coda tra il regista e un redattore del sito. Inutile dire che queste porzioni sono più stimolanti del film stesso, in particolare l’intervista conclusiva dove si capisce perché Herzog non è esattamente sul pezzo in fatto di cinema contemporaneo, è proprio lui a dire che ormai non guarda più tanti film, però nella lucidità di pensiero che lo contraddistingue ci dà due consigli per perseguire la pura vida, the full life, e sono due consigli squisitamente inattuali che valgono molto.

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