Nel tessuto realistico c’è anche spazio per una metafora lampante incarnata dalla reiterata panoramica del ponte. Visto il mestiere di LaBeouf ho pensato per buona parte della proiezione che le istantanee frontali dell’infrastruttura in fase di costruzione simboleggiassero un graduale riavvicinamento tra i genitori mancati. Con la piega che la trama assume verso il finale dove si verifica la totale estromissione dell’uomo, il completamento del viadotto si è fatto chiaro per il sottoscritto: esso era soltanto una raffigurazione della Martha spezzata, interrotta, che reincontra se stessa una volta stretta la mano della madre, esattamente come due estremi che tornano a toccarsi. C’è poi un’altra allegoria che dà nerbo alla narrazione e che è rappresentata dai semini delle mele, la loro germinazione si fa parallelo di una gestazione che ha effettivo riscontro nella conclusione, finalmente l’inverno se ne è andato e la vita, a quanto pare, ha fatto un nuovo giro, i titoli di coda che scorrono, giustamente, su un melo rigoglioso trasmettono una sensazione di speranza e positività. Mentre invece alcuni aspetti, tutti legati alle costrizioni che le sceneggiature impongono e che perciò non rientrano nei miei gusti, sono stati i seguenti: - l’insistere sui bambini che la protagonista incrocia per strada, nei negozi o sulla metro in modo da incrementare il suo dolore, una mossa a mio parere un po’ banale; - i reciproci tradimenti repentini e immotivati (soprattutto la scappatella con la cugina); - il momento che sancisce il superamento del lutto e che squaderna l’umanità di una mamma che ha visto la figlioletta morirle tra le braccia è, per carità, toccante e pregno, ma molto (troppo?) teatrale e ostentato (mi riferisco alla scena del processo): costruito. Detto ciò, se guardo ai trascorsi di Mundruczó, escludendo Delta (2008) non sono mai riuscito ad entrare in sintonia con i suoi lavori, ben venga allora una dimensione più canonica se ciò lo aiuta ad esprimersi meglio, e comunque il piano sequenza iniziale ha il copyright magiaro addosso, del resto certe nobili origini è doveroso sottolinearle.
Deserto particular - Aly Muritiba
3 ore fa
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