sabato 3 agosto 2013

Síðasti bærinn

Girato all’età di ventisette anni dopo un documentario dal titolo Leitin að Rajeev (2002), Síðasti bærinn (2004) è il primo cortometraggio di Rúnar Rúnarsson, islandese nato a Reykjavík, che già con questo suo lavoro si guadagnò una nomination all’Oscar; il ragazzo ci prenderà gusto ed il successivo short Two Birds (2008) volerà a Cannes per la Palma di categoria, e non è tutto qua perché tre anni dopo il giovane regista calcherà la croisette a testa alta grazie alla presentazione nella sezione Quinzaine des Réalisateurs di Volcano (2011), debutto nel lungometraggio.

The Last Farm, che si avvale delle musiche di Kjartan Sveinsson, tastierista dei Sigur Rós, espone correttamente due elementi cardine per la nazione d’appartenenza: Uomo più Natura, e ce lo fa intendere con la panoramica iniziale che inquadra laggiù in fondo l’uomo intento nei suoi lavori, e soprattutto quando un’altra panoramica, ‘sta volta a pochi minuti dalla fine, diviene la soggettiva dell’anziano signore che guarda quello che è stato il suo mondo, i prati scoscesi, la casetta col tetto a punta, le montagne a far da cornice. C’è simbiosi fra le due parti, un’unione che trova compimento nel gesto ampiamente premeditato del marito, una fusione con la terra, un ritornare ad essa con tutta la consapevolezza della vecchiaia, e ciò accade grazie ad una scena conclusiva studiata a puntino per sottolineare questo ricongiungimento (una scena non esattamente “mai vista” dato che il nostro Frammartino con Il dono [2003] ha chiuso in modo similare); poi è chiaro che il topic sentimentale ha un aspetto di rilievo e colpirà immediatamente la sensibilità dello spettatore, va bene, ma essendo così in vista l’Amore non è detto che sia davvero il nucleo del film, è rintracciabile dell’altro fornito gentilmente dalla splendida ambientazione. L’opinione è che se il corto fosse stato girato in un luogo più “anonimo” l’effetto positivo non sarebbe stato lo stesso.

6 commenti:

  1. incuriosito,come sempre..dove li trovo questi?..buone vacanze, amico carissimo...

    RispondiElimina
  2. A portata di un click: http://www.youtube.com/watch?v=Oh7sQ4hPnyk

    Buone vacanze anche a te brazzz!

    RispondiElimina
  3. lo cerco e anche quell'altro che citi, mi sembra roba interessante

    RispondiElimina
  4. Two Birds l'ho trovato eccellente, mentre Volcano (che è del 2011) ha un finale clamorosamente identico ad un pluripremiato film del 2012 che non svelerò. Non vi aspettereste mai di che film si tratta.

    RispondiElimina
  5. Eldfjall l'avevo visto...e per il finale ti riferisci sicuramente al "sentimento" di un registuccio austriaco... ;)
    stasera guardo sto corto, incuriosito anche dallo zampino del compianto kjartan...

    RispondiElimina
  6. Bingo :).
    Síðasti bærinn non è di certo quel cinema che ci esalta, però si può guardare.

    RispondiElimina