È un giochino che funziona perché non ha poi chissà quali pretese ammonitorie, cioè lo sappiamo anche senza che Crumbs ce lo venga a dire quanto il nostro mondo sia avaloriale, quindi via a seguire lo storpio lungo le terre disastrate che, si presume, non sono altro che la concreta realtà dell’Etiopia fatta di treni abbandonati e palazzi in rovina. E se ci focalizziamo un attimo proprio sul viaggio del protagonista sembra che i contorni tramici siano un po’ sconclusionati e che il Nostro vagabondeggi incontrando gente stramba senza un convincente perché, se poi nel calderone ci finisce anche Babbo Natale e un’astronave dotata di mano gigante gli schizzinosi potrebbero ricusare il lavoro di Llansó, peggio per loro!, a dirla tutta chi scrive non ha per nulla disprezzato la sgangheratezza generale poiché comunque verso la fine il pettine incontra il nodo centrale ovvero quello di mettere in moto un percorso avventuroso che conduce alla genesi di un Eroe, sempre col giusto sarcasmo e i molti riferimenti (è una mia impressione o nel confronto conclusivo “buono vs. cattivo” viene citato Tarantino?). E dato che l’Eroe rivela tutta la sua fallibilità, o così pare, ecco che il bene detto all’inizio si rafforza. Llansó può essere felice dell’operato svolto frutto di un tragitto iniziato con alcuni corti anticipatori, in Crumbs si rivede Sergio Caballero ma con meno spinta sul fetente lato commerciale (you know what i mean, baby), è un film onesto nonostante sia una cialtronata, lo si dimenticherà presto? Può darsi, ma per il momento lasciatemi contemplare i miei feticci quotidiani, magari un giorno varranno qualcosa per qualcun altro...
La donna esplosiva – John Hughes
2 ore fa
visto ieri, hai ragione, difficile non volere bene a un film così strano, sembra venire da un altro mondo e da un altro tempo.
RispondiEliminasarà successa qualche catastrofe, o forse no, chissà...