Che poi il valore di Extinction non si ferma soltanto ad esporre in maniera arty la confusione vigente attorno ad una striscia tra i monti che non vuole appartenere alla Moldavia, la Lamas coglie l’occasione per pensare e ripensare a cosa è la Russia oggi e cosa è stata l’URRS in passato. Per farlo si serve di cantastorie interni, di soggetti che compaiono sullo schermo in una veste quasi surreale (si veda il barbone all’inizio), che compiono delle significative digressioni storiche (ho apprezzato molto la metafora ferroviaria), e al contempo vediamo Kolja vagare in luoghi più astratti rispetto al filo conduttore da reportage ma inequivocabilmente, indubitabilmente sovietici fino al midollo (dopo Homo Sapiens [2016] eccoci nuovamente a Buzludža, un enorme relitto di cemento che la Lamas illumina con l’effimero fulgore dei razzi). L’urgenza a cui credo che la regista abbia voluto più di qualunque altro aspetto dare voce si concentra sulla situazione geopolitica dei nostri vicini russi, osservando la cartina si nota che nel mondo la maggioranza degli stati non internazionalmente accettati sono proprio localizzati nei territori ai confini dell’ex URRS, oltre alla Transnistria c’è l’Abcasia, l’Ossezia del Sud, l’Artsakh e le due repubbliche di Doneck e Lungask, senza ovviamente dimenticare la complessa realtà della Crimea. Impariamo allora che tutti questi posti dove si contrappongono gruppi separatisti ad istituzioni che invece rivendicano come propria quella o quell’altra regione, sono delle polveriere esplose o in procinto di esplodere, e che la scacchiera politica è nelle mani di un solo Paese: la Russia. Ora, non sto nemmeno a rimarcare che un film di nemmeno un’ora e mezza è impossibilitato a risultare esaustivo sull’argomento, però aver avuto la possibilità di sfiorare il suddetto ginepraio per mezzo di un ricercato studio sulla forma è appagante, con enigmatica e affascinante ciliegina nel finale. Brava Salomé, dopo Terra de ninguém (2012) un’altra prova di livello.
P.S.: ho scritto questo commento prima dello scoppio della guerra in Ucraina.
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