lunedì 17 febbraio 2020

The Last Bus

Animali umanizzati e umani bestie spietate? Pare sia questo il campo d’azione di Posledný autobus (2011), corto slovacco che si guarda con qualche perplessità: può andare la tesi di fondo che vorrebbe mettere in evidenza quanto la razza dominante del pianeta Terra abbia scambiato la caccia in un sadico divertimento, non ci si stupisce però nell’esecuzione dell’idea, almeno non in positivo, perché diciamolo, il valore aggiunto del film è situato esclusivamente nella scelta di aver reso antropomorfi conigli, tassi, cerbiatti e fauna contigua, se così non fosse stato, e se inoltre il duo Ivana Laucíková e Martin Snopek non avesse girato in stop-motion, saremmo qui a parlare di qualcosa che si avvicinerebbe allo zero assoluto. Forse anche un po’ inesperti (non ho trovato praticamente nient’altro nel curriculum di entrambi), i registi schematizzano i personaggi che a loro volta sono incastrati in una progressione manualistica, anche quando si tenta di rovesciare le prospettive – il lupo cattivo dimostra un cuore a differenza dell’animaletto fino a quel momento buono – l’impressione è che venga comunque seguito un tracciato che conduce ad una morale. Ciò non è nemmeno un male se ci si accontenta, ma onestamente: chi ha voglia di accontentarsi?

Del passo uno accennato sopra si può asserire che pur non avendo un’ infighettatura à la Fantastic Mr. Fox (2009), ed è fin banale sottolinearlo sia perché qui c’è il desiderio di imprimere un altro mood alla storia sia perché, ovviamente, c’è un abisso economico di mezzo, la resa generale è accettabile (ad esclusione dell’incipit nel bosco che riprende la fuga del lupo ferito, non il top sul piano estetico) sebbene non via sia nulla che spicchi davvero all’interno del quadro visivo. La stonatura maggiore arriva, oltre che dalla già citata impostazione scolastica (e al timido tentativo di ribaltarla), da un accompagnamento musicale esageratamente invadente che con l’obiettivo di intensificare la drammaticità degli eventi finisce invece per sormontarli.

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