venerdì 15 settembre 2017

Planet ∑

Ciò che colpisce di più in una produzione come Planet ∑ (2014) è il connubio tra uno sguardo etologico che riesce a mettere in risalto anche il più piccolo dei dettagli (la pelliccia che fregia le api o lo sbattere fragoroso delle loro ali) e un’annessa dimostrazione di manifattura che intacca tale sguardo e inevitabilmente lo modifica, lo aliena, è come se un documentario di Discovery Channel accantonasse la parte divulgativa per intensificare attraverso metodi specifici quanto ripreso. Momoko Seto, giapponese classe ’80 formatasi artisticamente in Francia, opera in tale dualismo che contrappone la natura all’artificio, di certo è quest’ultimo ad uscirne vincitore visto che la Seto calca notevolmente la mano sull’estetica e allora ecco che ogni minuzia si fa iperrealista, il tutto converge in una specie di ossimoro: il focus microscopico su insetti e funghi nella prospettiva della regista si ribalta in scala universale, la genesi si fa quasi cosmogonica e quello che probabilmente è un modellino si ingigantisce fino ad accarezzare l’universo. È indubbia la pesante maniera che sta dietro e onestamente non sono il primo fan di un cinema manipolato in modo così massiccio, se c’è un ma, però, è nel grado di fascinazione che comunque il corto propaga.

Nell’avvicendarsi di due ere distinte, nella rappresentazione incapsulata in dieci minuti di un pseudo processo di terraformazione, Momoko Seto cesella la sua sinfonia facendo un uso spropositato del time-lapse, il che fa fiorire qualche dubbio sullo status sperimentale del film poiché l’uso della suddetta tecnica è diventato abuso negli anni (quante pubblicità in cui è utilizzata abbiamo visto?), sicché il continuo procedere per forsennate accelerazioni dal punto di vista puramente ottico non infiamma chissà che, allo stesso tempo, sempre per merito di quella suggestione, di quel fascino sopraccitato, il forward della regista arriva a chiudere dei cerchi intriganti poiché passa dallo sbocciare della vita post-glaciale al rattrappimento della morte. La ciclicità è sancita da una pioggia di cadaveri di api, cortocircuito esistenziale infighettato da un abito anche troppo chic.

Planet ∑ è la terza parte di una quadrilogia composta da Planet A (2008), Planet Z (2011) e Planet (2017).

4 commenti:

  1. interessatissimo... dove l'hai visto, Mubi? grazie

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  2. è passato parecchio tempo ma mi pare di no... rifacendo una ricerca per video l'unico link valido mi sembra questo: https://vk.com/video9441480_171807326

    Che però a me non parte, ma magari è solo un mio problema

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  3. Lo sai che se scrivi in gugl "Planet ∑" prima esce il sito del regista, poi un sito tedesco, e poi il tuo?

    Il link e' valido, ho controllato. E le altri episodi dove li hai visti?

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  4. Beh, non mi stupisce, l'avremo visto io, Momoko Seto, e al massimo qualche suo parente. E siccome alla fine Planet ∑ non è che mi abbia fatto impazzire, gli altri non mi sono nemmeno messo a cercarli.

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