venerdì 14 maggio 2010

INTERMITTENZA # 3

- è l’odore di asfalto bagnato schiacciato da un cielo fluorescente sbiadito. scorie. nell’altoforno bruciano cuori esangui e carri cigolanti portano barili di lacrime amare che evaporano dentro nuvole intossicanti gonfie di sangue nero. esplosioni nucleari. acido nello stomaco acido come pioggia che scende che fende sulle guance sulle nostre teste stanche ed una colonna sonora incessante: gocce di altre memorie di vane glorie di troie senza voglie che entrano come l’apocalisse come la fine come urla di sirene senza coda la gente si calpesta fa ressa la folla non si arresta. la morte non ha fretta. è quest’odore di asfalto bagnato l’ultima cosa che abbiamo sentito sotto un mondo sbiadito -

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