venerdì 20 febbraio 2009

Invincibile

“I miei personaggi sembrano degli outsider, ma è il resto ad essere outsider.”
Così parlò Werner Herzog.
Quanto mi piace iniziare con una citazione, mi dà un tono! Che poi, detto tra noi, l’ho scopiazzata dall’amica Wiki, però non ditelo troppo in giro che mi si rovina la reputazione.
Anche se, a ben vedere, questa frase non c’entra molto con Invincibile. Cioè, c’entra, ma vogliamo mettere un Anche i nani hanno cominciato da piccoli (1970), o un Paese del silenzio e dell’oscurità (1972) in materia di outsider?
Siamo nel 1932.
E Zishe è sicuramente un “diverso” nel suo villaggio in Polonia. Ha una forza sovraumana che lo fa notare da un “imprenditore” tedesco organizzatore di alcuni spettacoli all’interno di un cosiddetto teatro dell’occulto. Qui, Zishe, incontra Hanussen.
Anche Hanussen è un “diverso”. Ha poteri di chiaroveggenza che l’hanno fatto entrare nelle grazie di Hitler in persona.
Nello sviluppo della vicenda, Zishe, dopo la visita del suo fratellino prediletto, rivela ad un pubblico di nazisti le sue origini ebree. Apriti cielo. Un alto esempio di pura razza ariana rivela di essere un ebreo,non più Sigfrid, ma il nuovo Sansone come ama definirsi lui stesso.
Hanussen, schiavo del denaro e del potere, sfrutta questa rivelazione per attirare nel teatro anche un folto gruppo di ebrei che vogliono assistere alle gesta di questo Sansone.
Zishe diventa un idolo, ma durante una specie di festa in barca, smaschera l’odiato Hanussen davanti a dei capoccia nazisti come Himmler e Goebbels. Stranamente, e lo scrivo perché di solito i nazisti ragionavano con le pallottole, la discussione tra Zishe e Hanussen viene portata in tribunale dove si scopre che il prestigiatore ha utilizzato da sempre un nome falso in quanto anche lui è un ebreo.

Zishe e Hanussen sono le due facce di una stessa medaglia. Una medaglia che da lì a poco sarebbe stata bandita dalla Germania. Zishe è umile, e anche un po’ tonto. Hanussen è un’arrivista e imbroglione. Ma entrambi sono ebrei, quindi diversi.
I due personaggi, esistiti realmente, sono interpretati rispettivamente da Jouko Ahola un attore non professionista che è davvero forzuto in quanto vincitore per ben due volte del World’s strongest man, e da Tim Roth che sfodera una prestazione maiuscola, e dimostra di essere uno degli attori più versatili in circolazione.
Antagonista e protagonista si completano a vicenda al punto che quando Hanussen esce di scena a mezz’ora dalla fine, del futuro di Zishe importa poco o niente. Il forzuto ebreo si sente una specie di profeta che vede un futuro nero per la sua gente. E qui salta fuori l’aspetto mistico di Herzog, che infila nei sogni di Zishe eserciti di granchi rossi che brulicano su degli scogli (scena vista anche in Echi da un regno oscuro, 1990).
Molto bello il racconto del rabbino sui 36 Giusti che in ogni momento della storia dell’umanità sono stati al mondo. Non sanno nemmeno loro di esserlo, ma sanno riconoscere il dolore e se ne fanno carico perché sono Giusti. Il giusto un po’ come il diverso, e quindi come Zishe.
Non so se Zishe fosse uno dei Giusti,ma forse, poco prima di morire, vedendo il suo fratellino salire in cielo, capisce quanto fosse speciale, e magari anche Giusto.

Non eccellente come altre opere di Herzog: la poca dimestichezza con la recitazione di Ahola si nota, anche se alcuni attori di Hollywood tipo Arnie o Sly non sono molto più espressivi. Inoltre la parte centrale del film si svolge tutta all’interno del teatro, senza stacchi o cambi di scena, e questo svilisce la maestria di Herzog dietro la macchina da presa.
Si può vedere, ma non imprescindibile se si vuol conoscere il regista.

2 commenti:

  1. Interessante :) Eppure la tua recensione mi ha incuriosita, lo recupero lo stesso appena posso, le opere migliori di Herzog quali sono?

    RispondiElimina
  2. Ancora non le ho viste tutte.
    Anche perchè sono difficilmente reperibili, anche illegalmente!A meno che tu non conosca il tedesco ;)
    Comunque, molto validi: La ballata di Stroszek, Anche i nani hanno cominciato da piccoli e Paese del silenzio e dell'oscurità (quest'ultimo un documentario). Per il resto sto cercando di recuperarli gli altri film...stay tuned :D

    RispondiElimina