In una splendida recensione che trovate qui si sottolinea che Anche i nani hanno cominciato da piccoli è una mosca bianca nella filmografia di Werner Herzog, io non posso che raccogliere questa informazione e metterla da parte visto che non conoscevo assolutamente questo cineasta tedesco. Ma conto di rifarmi a breve, cari lettori (?).
È la storia di una rivolta all’interno di una colonia di nani che, abbandonati dagli uomini, si ribellano alle regole imposte escluso il vecchio capo che segrega nella sua abitazione uno dei compagni della comunità. Mentre all’esterno gli altri nani perpetrano continue violenze agli animali, agli oggetti, ed anche ai proprio simili.
È una delle pellicole più affascinanti che mi sia mai capitato di vedere.
C’è un qualcosa di Salò (1975) e un qualcosa di Freaks (1932, ma con meno compiacimento), è uno di quei film che possono essere interpretati con diverse chiavi di lettura, ricco di simbolismi e figure retoriche.
Il luogo in cui si svolge la vicenda sembra fuori dal tempo, desertico e circondato da rocce laviche (il film è stato girato alle Canarie), questa decontestualizzazione è accentuata dall’ambiente che sembra essere adatto a persone "normali" ma che invece è abitato da nani, ingigantendo così lo spazio e le inquadrature che sono sempre a misura d’uomo.
Come viene fatto intelligentemente notare dalla recensione che ho segnalato prima questo non è un film sulla crudeltà, ma un film crudele. Anche se i ribelli uccidono una scrofa e crocefiggono una scimmia, la vera violenza è la circolarità del film, un continuo riproporsi di azioni immotivate condite da risa e sberleffi che non raggiungeranno mai un climax, al pari del camion che gira continuamente in tondo nel cortile. Infatti la fine è più che altro un’interruzione: una risata di Hombre, forse il più inquietante e allo stesso tempo "empatico" del gruppo, è lui infatti che non riesce a salire sul letto nuziale e i suoi continui tentativi sono frustranti agli occhi dello spettatore, più della processione blasfema e dei nanetti ciechi picchiati e derisi.
Tutti gli attori sono non-professionisti, al tempo (1970) nessuno voleva proiettare il film, lo stesso Herzog dovette noleggiare delle sale per proiettarlo. Ma vi assicuro che merita una visione, rispetto ad altre opere smaccatamente grottesche, o weird che dir si voglia, questo l’ho apprezzato di più.
E ora mi metto sotto con altri film di Herzog.
Il dvd della RHV contiene anche il documentario per la TV Futuro impedito (1971).
È la storia di una rivolta all’interno di una colonia di nani che, abbandonati dagli uomini, si ribellano alle regole imposte escluso il vecchio capo che segrega nella sua abitazione uno dei compagni della comunità. Mentre all’esterno gli altri nani perpetrano continue violenze agli animali, agli oggetti, ed anche ai proprio simili.
È una delle pellicole più affascinanti che mi sia mai capitato di vedere.
C’è un qualcosa di Salò (1975) e un qualcosa di Freaks (1932, ma con meno compiacimento), è uno di quei film che possono essere interpretati con diverse chiavi di lettura, ricco di simbolismi e figure retoriche.
Il luogo in cui si svolge la vicenda sembra fuori dal tempo, desertico e circondato da rocce laviche (il film è stato girato alle Canarie), questa decontestualizzazione è accentuata dall’ambiente che sembra essere adatto a persone "normali" ma che invece è abitato da nani, ingigantendo così lo spazio e le inquadrature che sono sempre a misura d’uomo.
Come viene fatto intelligentemente notare dalla recensione che ho segnalato prima questo non è un film sulla crudeltà, ma un film crudele. Anche se i ribelli uccidono una scrofa e crocefiggono una scimmia, la vera violenza è la circolarità del film, un continuo riproporsi di azioni immotivate condite da risa e sberleffi che non raggiungeranno mai un climax, al pari del camion che gira continuamente in tondo nel cortile. Infatti la fine è più che altro un’interruzione: una risata di Hombre, forse il più inquietante e allo stesso tempo "empatico" del gruppo, è lui infatti che non riesce a salire sul letto nuziale e i suoi continui tentativi sono frustranti agli occhi dello spettatore, più della processione blasfema e dei nanetti ciechi picchiati e derisi.
Tutti gli attori sono non-professionisti, al tempo (1970) nessuno voleva proiettare il film, lo stesso Herzog dovette noleggiare delle sale per proiettarlo. Ma vi assicuro che merita una visione, rispetto ad altre opere smaccatamente grottesche, o weird che dir si voglia, questo l’ho apprezzato di più.
E ora mi metto sotto con altri film di Herzog.
Il dvd della RHV contiene anche il documentario per la TV Futuro impedito (1971).
Il film sui nani no!
RispondiEliminaI nani mi danno i brividi!
Ho visto Freaks e mi è bastato.
Eh ma questo è diverso...
RispondiEliminaIn Freaks c'è la spettacolarizzazione dell'handicap, qua invece no,anzi i protagonisti potrebbero essere anche persone "normali" che poco cambierebbe.
Consigliato :)
bravo mettiti sotto, che fare il cinefilo senza conoscere herzog stride un filo.
RispondiEliminaEhm, sì concordo. Difatti ho visto all'incirca tutto di Herzog, se noti.
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