Già dal titolo è ipotizzabile che ci sia un seguito, quell’1 non lascerebbe spazio ad interpretazioni di altro genere. Invece non esiste un sequel, per fortuna e per sfortuna.
Il regista è Andrea Marfiori all’epoca (1988) un quasi esordiente che adesso si occupa di fiction come Un posto al sole, almeno così ho letto.In una gara “a chi è più brutto” direi che Il bosco 1 se la gioca quasi alla pari con La croce dalle sette pietre (1987) e Le notti del terrore (1981), anche se in confronto alle due opere citate questo film manca di quel trashume esilarante che adoro come ad esempio Andolfi che si trasforma in uomo-lupo o Peter Bark che morde la tetta di Mariangela Giordano.
In pratica c’è una coppietta, Cindy e Tony, che durante una vacanza arrivano in un paesino in cui una strega ha risvegliato antiche creature malefiche. Originale vero?
Marfiori riprende La casa (1981) di Sam Raimi. Più che altro si tratta di un tentativo, ovviamente fallito.
Gli attori: Cindy (Coralina Tassoni) è odiosa con quel finto accento inglese e neanche a farlo apposta è l’unica che sopravvive, quindi dobbiamo sorbircela fino alla fine. Tony (Diego Ribon) il più ridicolo protagonista mai visto, ad un certo punto sbotta totalmente e inizia ad urlare come un matto… mah! Algernoon, uno scrittore tracheotomizzato vestito da motociclista, totalmente inutile nella trama che racconta una storiella ancora più inutile alla coppia, storiella che in origine era un corto di Marfiori intitolato Sabbia insanguinata. La strega, vi basti sapere che da in mezzo alle gambe le spunta un tentacolo carnivoro.
La sceneggiatura: Scontata è dire poco, tutto sa di già visto e sentito, a peggiorare la situazione ci sono alcuni momenti insulsi come il raccontino sopra citato, la lunga camminata in mezzo ai boschi per giungere alla casa, e la sequenza finale che per ben 5 interminabili minuti riprende Cindy fuggire dal bosco singhiozzando, e prima dei titoli di coda la strega riapre gli occhi quando sembrava morta… e beh la scoperta dell’acqua calda è niente a confronto!
La regia: ho visto un pessimo rippaggio da VHS ma l’atmosfera non mi è sembrata così malvagia, alcuni sfx sono abbastanza accettabili (testa di gomma esclusa) ma le location no… no quelle no, la casa è un fienile che non esito a paragonare a quello in cui il mulo si ingroppa la tipa in Oscenità (1980) di Polselli, ma anche il bosco stesso che non ha nessun motivo di aver l’onore del titolo è poco credibile.
Giusto per far capire che genere di film sia Il bosco 1 vi dico che ha avuto l’onore di essere stato distribuito in America dalla Troma con il nome di Evil Clutch, e qui chiudo.
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