mercoledì 30 aprile 2008

INLAND EMPIRE - L'impero della mente

A mio parere questo film è troppo avanti per noi. Davvero. Ho idea che fra parecchi anni verrà ripreso e studiato nelle università, non per la trama, che in fin dei conti è più limpida di quanto possa sembrare, ma per il modo in cui viene raccontata.
Il tempo di Lynch non è lineare, è fatto di continui piani che si sovrappongono l’un l’altro, così come Nikki diventa l’attrice di 47, e così come l’attrice di 47, prigioniera della maledizione polacca, rivede in una tv la vita di Nikki che si è fusa con quella del personaggio che interpreta, così come era successo a lei.
Capolavoro.
E alla fine, quando parte una musica celestiale, mi sono sentito disteso, appagato, ma non saprei dire il perché.

Comunque le parole sono inutili, meglio lasciar parlare le immagini.











8 commenti:

  1. d'accordissimo! Questo film segue davvero una logica nella sua irrazionalità, nel finale il divario tra lo schermo e lo spettatore è completamente superato. C'è tutta l'essenza del cinema di Lynch, è un'esperienza.

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  2. Bè è ovvio ogni volta che lo vedo scopro che ci sono moltissime interpretazioni diverse Inland Empire è una scatola cinese che ogni volta che la si guarda ha una nuova faccia, è un film che ti guarda come disse Gianni Canova nel suo commento del dvd ed è molto avanti rispetto agli altri film forse Lynch ha fatto un film con una narrazione anticipata che verrà scoperto e riconosciuto con gli anni come il suo migliore film lo spero^^

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  3. visto a venezia, l'apice del dualismo Emozioni/Cinema

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  4. Wow l'hai visto quando hanno premiato Lynch per la carriera??

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  5. con lui in sala, sì ^^
    a meno di un metro, sì ^^

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  6. Concordo con tutto quello che avete scritto.
    L'ho guardato e riguardato più volte e ho dei ricordi del film molto vaghi come se mi fossi appena svegliata da un sogno molto coinvolgente.

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