domenica 2 marzo 2008

La furia dell'upyr

Non sono un critico, non ho la minima idea di come si scriva un fumetto, anzi direi che non ho la minima idea di come si scriva in generale, ed è per questo che ogni mio giudizio, sia esso su di un giornalino, un film, o una canzone, è un giudizio “di pancia”, ed il mio istinto mi suggerisce che Lafuria dell’upyr è un albo povero, purtroppo.
L’errore di fondo di Ruju è, a mio avviso, quello di adattare Dylan alla storia, e non il contrario.
Ho idea che se al suo posto ci fosse stato Harlan Draka o Martin Hel non sarebbe cambiato nulla, e cosa c’è di peggio che sminuire il “valore personaggio” del protagonista di una testata?

Uno dei dibattiti che ha coinvolto la maggior parte dei lettori di Dylan riguarda il mutamento della serie nel corso degli anni, affermazioni del tipo “le storie di una volta erano meglio”, “quando c’era Sclavi era un’altra cosa”, sono all’ordine del giorno nei forum sparsi per la rete; lo stesso Sclavi, in una lettera pubblicata nella posta del ventennale, affronta l’argomento sostenendo che è normale un cambiamento in venti anni di pubblicazione, d’altronde anche una persona “vera”, in un lasso di tempo così vasto, cambierà modi di pensare, di sentire, di comprendere.
Giustissimo, per carità.
Ma il Dylan di questa storia non è più il Dylan del passato, lo so che dicendo così entro in un circolo vizioso in cui si ripetono sempre le stesse cose, ma è la triste verità. Qui non siamo in presenza di un cambiamento, ma di uno stravolgimento.
Groucho “vive” in questa storia solo per tre vignette, di cui una si vede solo il suo baloon, pessima idea questa, perché Groucho, nelle trasferte dylaniane, offre sempre situazioni comiche divertenti, probabilmente però il suo impiego in queste location non è semplice, e Ruju ha pensato bene di liquidarlo subito; dunque l’ironia è praticamente assente, Dylan stesso, sembra un bacchettone che alla fine spara la frase storica a Sonja.
L’Upyr dal cuore d’oro, affetto da osteomorfosi (è una mania questa), è credibile quanto gli abitanti ucraini che vengono rappresentati, unica nota positiva è il flashback dell’infanzia di Sonja, disegnato alla grande da Stano.

Poi Ruju deve essersi accorto che stava scrivendo un Dylan Dog e quindi ha infilato un bell’esercito di zombies che mi hanno ricordato molto quelli di Concorrenza sleale.
Finale con qualche sparo, ma a Ruju resta il colpo in canna.

2 commenti:

  1. Sai che se cer4co upyr dylan dog sei il primo risultato?
    Il mio blog invece è settimo

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  2. Sono sovvenzionato direttamente da Pasqualon, cosa credi?
    Comunque non credo che siano in molti a cercare L'Upyr su google... almeno così spero...

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