lunedì 6 luglio 2009

Earth

E dopo Fire (1997) ecco Earth (1998), secondo capitolo della trilogia degli elementi di Deepa Mehta che si concluderà con Water nel 2005.

Anche questa volta la regista indiana racconta una storia della sua terra natia, anzi, racconta la Storia, con la esse maiuscola poiché ci troviamo appunto nell’India del 1947, in pieno fervore scissionistico. L’ombra lunga della Gran Bretagna si stava ritraendo come un’onda, ma per una sorta di imperialismo malcelato, gli inglesi decidevano come dividere l’India e a chi destinarla. Così, tre religioni che per secoli avevano vissuto in pace: Induismo, Sikhismo ed Islam, si trovano improvvisamente a fronteggiarsi l’un l’altra, macchiando di sangue le strade di Nuova Delhi.
Tutto questo viene vissuto dalla piccola e dolce Lenny, figlia di genitori parsi, e la sua bella badante Shanta che viene corteggiata da due uomini appartenenti a diverse religioni. Il suo amore si scontrerà inesorabilmente con la guerra.

L’unico problema di questo film impeccabile è che difficilmente una persona con un’istruzione media (presente!) è a conoscenza della struttura societaria indiana attuale, figuriamoci di quella di sessant’anni fa! Molti sono i nomi che si affastellano durante la visione, tutti pressoché sconosciuti. Ciò non è propriamente un limite perché è un’occasione per allargare le proprie conoscenze, ma stateci voi dietro a termini che sentite per la prima volta nella vostra vita.
A parte questo niente da dire, tutto veramente eccellente. La qualità estetica è pregevole poiché Mehta miscela delicatamente i colori esaltando la fotografia con luci morbide che filtrano dalle finestre di un corridoio, controbilanciate da ombre cupe che celano cadaveri ammassati sul vagone di un treno.
Il lavoro degli attori è molto buono, in particolare della piccola peste Lenny che calca la scena con estrema disinvoltura risultando magneticamente adorabile. Anche Shanti, interpretata da Nandita Das e già vista in un ruolo simile nel precedente film, ha un sorriso solare, contagioso, dolce.

Per chi vede il film da “esterno” la storia d’amore con le continue incursioni di Lenny è più intrigante, purtroppo, della Storia vera e propria che viene ripercorsa. Purtroppo perché i fatti raccontati sono reali e nella divisione dell’India morirono un milione di persone, però checcevoletefa’, ho un cuoricino di marzapane io…

In definitiva: Terra è un buon film ma non raggiunge la bontà di Fuoco, ora vediamo cosa mi riserverà Acqua.

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