domenica 7 ottobre 2018

El ser magnético

Deboluccio (ad essere generosi) cortometraggio argentino passato a Cannes e Toronto ’15 recante la firma del regista Mateo Bendesky (Buenos Aires, 1989) il quale per El ser magnético (2015) si avvale del formato narrativo per illustrarci una situazione davvero troppo semplice: due fratelli professano da tempo una pseudo-religione che li obbliga ad una vita rigida e appartata, ma uno di questi due fratelli, Aldo, si sta stufando di tirare a campare così.

Per rappresentare il desiderio di un cambio esistenziale Bendesky mette in sequenza rapidi episodi della routine che vede la coppia consanguinea protagonista, la prima impressione, ma anche la seconda e la terza, si può riassumere in un ragguardevole “niente di che”, l’impostazione estetica un po’ lanthimosiana in cui possiamo leggere agilmente un retrogusto amarognolo in stile Solondz non è di certo un esempio di freschezza, di contesti simili ne abbiamo già visionati a pacchi e non tanto nella specificità qui proposta quanto nell’esposizione generale. L’espediente che vorrebbe sparigliare le carte in tavola (le patatine) è una bazzecola da niente, e altro da aggiungere per migliorare un pelo il quadro complessivo proprio non mi sovviene.

Nessun commento:

Posta un commento