martedì 3 gennaio 2012

The House Is Black

Film di frontiera. Perciò estremo, nel senso più pieno della parola.
L’ultima fermata prima dell’inferno? No. Il lebbrosario ripreso dalla poetessa iraniana Forugh Farrokhzad è molto più prossimo alla morte che alla vita, è già l’inferno, anche se, come viene ripetuto dalla voce narrante, non è un luogo definitivo: la lebbra può essere curata.
Le immagini però non sembrano presagire niente di buono, il portone all’entrata di questa comunità isola da ciò che sta oltre, e dentro si va vanti come si può, cercando la normalità (una donna sfigurata che si trucca), tentando vanamente di pregare il proprio dio ringraziandolo per aver donato le gambe, gli occhi, le orecchie, almeno fino a quando la lebbra non si sarà mangiata tutto questo.

Frontiere d’umanità.
Sono venti minuti in cui l’Uomo si sgretola, perde pezzi, la pelle gli scivola via dalla faccia, c’è chi abbandonata la ragione balla e canta, c’è chi, come quei bambini vecchissimi con le rughe e la testa calva, resta comunque un bambino che vuole giocare e andare a scuola.
Ed è proprio nell’innocenza di una lezione scolastica che lo spettatore viene definitivamente avvolto da una nebbia scura, da una notte senza stelle.
“Fammi un elenco di cose brutte.” Chiede il maestro ad un alunno.
E lui risponde: “Testa, piedi, mani…”
Disgregazione della specie, presa coscienza del proprio orrore, della malattia, e assolutizzazione del concetto: il mio mondo è fatto di gente senza naso, senza dita, piena di bubboni e pustole rigonfie. Questo è ciò che vedo, questo è il mondo, deve aver pensato il bimbo.
Questo è ciò che anche noi abbiamo visto.

Girato nel 1963 a Tabriz, popolosa città dell’Iran settentrionale.

9 commenti:

  1. visto qualche me se fa..pazzesco..se non sbaglio l'autrice è morta anni fa in un incidente stradale,giusto?

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  2. non sembra proprio una delle visioni più allegre per iniziare l'anno... :)

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  3. Sì brazz l'ho letto anche io, è morta 4 anni dopo aver girato questo film.

    Decisamente no Marco :)

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  4. hai trovato il film di clouzot di cui ti parlavo?curioso della tua opinione...

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  5. Me lo faccio portare dal muletto e poi ti dico.
    Ho letto solo belle parole per questo film; vediamo un po' se riesco a rapportarmi con un cinema (quello degli anni '50) che non conosco.

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  6. è una miniera quel decennio...pensa al cinema "di genere"..la fantascienza, l'hard boiled di derivazione chendleriana e hammettiana..il primo polar francese..spero possa piacerti..ciao amico carissimo

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  7. Appunto: non conosco un'acca delle cose che dici tu :)
    Comunque ho visto qualche stralcio in rete e devo dire che il film ha un suo perché.

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  8. ammazza, hai iniziato l'anno all'insegna dell'allegria e della leggerezza, te. Vieni a vederti il mio ultimo post sul capolavoro "Coniglietti spensierati", almeno ti tiri un po' su, neh.
    ;-)

    PS commento minchione ma nessuna leggerezza nei confronti di questo dolore che si capisce essere devastante

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