lunedì 24 dicembre 2007

Un racconto per Natale

Se chiedete a Natalia cosa desidera per natale lei risponderà: ”Un cazzo” Un po’ volgare però anticonformista penserete voi, nella nostra società in preda al consumismo più sfrenato una ragazza che non desidera ricevere nulla per il natale è da ammirare. Il problema è che bisogna considerare la parola “cazzo” nel suo significato principale. Sì, Natalia vuole un uomo, anzi ciò che desidera potrebbe penzolare anche da un muro o da un lampione, non ha importanza, l’importante è che sia bello grosso. E soprattutto che riesca a soddisfarla, a 33 anni non è mai riuscita a raggiungere l’orgasmo.
La mattina del 25 dicembre esce presto di casa, per strada non c’è quasi nessuno, mentre costeggia un vicolo scorge con la coda dell’occhio i piedi di un barbone sotto una montagnetta di cartoni.
“Ehi tu sveglia, fammi vedere se ce l’ hai ancora o se te l’ hanno mangiato i topi.”
Se chiedete a Natale che cosa avrebbe desiderato di più per il venticinquesimo giorno di dicembre, lui avrebbe risposto: ”Farmi una scopata.” Un po’ rozzo penserete voi, ma cosa direste se sapeste che Natale non fa sesso da dieci anni?
Fra cinque minuti uno dei due riceverà il suo regalo.
Quattro.
Tre.
Due.
Uno.
“V-vengo…”
Natalia si stacca dal corpo del barbone, per lei non è stato un buon natale.

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