sabato 22 dicembre 2007

Il giorno degli zombi

Nell’apocalittica concezione che Romero ha della Terra, il mondo come lo conosciamo noi ha cessato di essere tale nel 1968, anno in cui uscì La notte dei morti viventi, da quel momento in poi gli zombi hanno preso il sopravvento sulla razza umana.
Il giorno degli zombi, che da come si può vedere nella locandina qua sopra è il sequel cronologico dei due episodi precedenti, è il terzo film della cosiddetta "quadrilogy of death". L’ultimo, Laterra dei morti viventi (2005) è uscito pochi anni fa.

L’intera vicenda si svolge in un laboratorio sotterraneo dove convivono due gruppi: uno di medici e uno di militari, questi ultimi sono più cattivi ed anche più stupidi degli zombi stessi. La protagonista è una bella dottoressa che insieme ad un dottore chiamato Frankestein (nome appropriato) tenatano di risolvere la situazione, ma le tensioni fra i due gruppi sfoceranno in una carneficina con pallottole in testa, scazzottate e pranzetti a base di carne umana.

Il livello degli SFX, pur avendo venti e passa anni sul groppone, risulta accettabile anche al giorno d'oggi, d’altronde Savini ne sa! La cosa che più mi ha dato noia sono stati alcuni dialoghi, nel senso che certe volte si esagera con le parolacce, non è che le mie orecchie siano così pudiche da non poter sopportare codesti termini, tutt’altro, solo che se dici a uno che è uno stronzo non è che devi ripeterglielo anche cinque minuti dopo, sempre uno stronzo rimane!
Passando oltre a questa disquisizione metafisica aggiungo che alcuni scambi di battute sono particolarmente lunghi e possono distrarre lo spettatore, anche perché se uno guarda questo genere di film si aspetta viscere e mozzicate, mica chiacchere! Ovviamente scherzo (ma neanche tanto), è conosciuta a tutti la furbizia che ha Romero nell’infilare dei messaggi politico-sociali nelle sue opere, trascrivo un passo preso da exxagon.it (la mia bibbia personale) riguardante La terra dei morti viventi: Palese il parallelismo fra gli USA e la società asserragliata nel palazzo di di vetro capeggiata dal capo Kaufman. Come gli USA Kaufman prima si serve dell'aiuto di personaggi discutibili come Cholo (uno pseudo Bin-Laden) poi, quando il personaggio non è più utile decide di scaricarlo e anche ucciderlo. Come si evince c’è ben altro che squartamenti e budella nei film di Romero.

Ho notato alcune convergenze con 28 giorni dopo (2002) di Danny Boyle, anche qui come ne Il giornodegli zombi si evidenzia la stupidità e la cattiviera dei militari, che se facciamo un confronto con gli zombi non so chi ne esce meglio….

In conclusione Il giorno degli zombi è un film che può piacere ai fan del genere (io sono fra quelli), ma chi è in cerca di un semplice horror potrebbe storcere il naso.

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