Non è stato baffetto Adolf e nemmeno baffon Josif.
Certo, di casini loro ne hanno fatti parecchi, uno ti ammazzava se la pensavi in maniera diversa, l’altro ti gasava se eri diverso, punto. Che poi me li immagino nei loro palazzi, con i soldatini e i carri armati sulle cartine geografiche, giocavano a Risiko, ma vallo a dire ai cinquanta milioni di morti…
Non è stato zio Benito.
Poveretto a me ha sempre fatto compassione, tutto impettito davanti alle sue adunate oceaniche, e quel modo di parlare così… così a scatti. I nostalgici dicono che il suo più grande errore è stato quello di stringere amicizie poco raccomandabili, io dico che il più grande errore è stato quello del Re che non ha avuto le palle di fermarlo.
Non è stato il Mahatma.
Che Churchill definiva “il piccolo agitatore in camicia di notte”, il buon Wiston avrebbe fatto meglio a guardarsi in casa propria.
Non è stato quel sigaro di Fidel.
Oh all’inizio sembrava andare tutto bene eh! La sua rivoluzione faceva proseliti, in più c’era quell’Ernesto che gli dava una mano. Poi ha deciso di fare comunella con i sovietici e subito un bel paio di missili erano già puntati verso gli Stati Uniti. Ciao ciao amici americani.
Non è stato Bettino e neanche Giulio.
Dicevano di volersi staccare dai condizionamenti ideologici e inventare una politica pura, finalizzata a governare la realtà senza riferimenti ideali… MpfffffahahahaAHAHAHAHAAH. C’è poco da ridere comunque.
Non è stato Michail Sergeevic.
Ci ha provato lui, è andato dagli americani col calumet della pace ed ha strappato una riduzione degli arsenali. Bravo. Evidentemente i vegliardi dell’apparato comunista non la pensavano così, e neanche El’cin, soprattutto El’cin.
Non è stato Saddam.
Figuriamoci, lui voleva solo un po’ di petrolio, solo un pochetto, ma mica tanto eh! E invece subito Mr. Cespuglio senior ha messo in campo l’artiglieria pesante e in un mese neanche ha fatto piazza pulita. Sì ma poi non diteglielo che in Iraq non è cambiato nulla, è un segreto, shhhh…
Non è stato Osama Bin.
Ma dài, come può un cavernicolo retrogrado (La venticinquesima ora insegna) con la barba zozza riuscire a fare tutto il macello che ha fatto? Forza Bin dicci chi c’è dietro di te! Anzi no, continua a farci credere che sei quello che sei, il mondo ha bisogno di qualcuno con cui prendersela, e se è brutto e sporco è ancora meglio.
Nessuno di questi personaggi ha cambiato la Storia, o meglio ognuno ha messo un pezzetto nell’enorme mosaico.
Ma tutti loro, e anche noi, in qualche modo, siamo “figli” di un ragazzetto nato a Obljaj che il 28 giugno del 1914 decise che era giunto il momento di cambiare il Mondo. Da quel giorno niente è stato più come prima, il suo nome è rimasto nei libri ma non nella memoria.
Il suo nome era Gavrilo Princip.
Deliri post-esame...
Certo, di casini loro ne hanno fatti parecchi, uno ti ammazzava se la pensavi in maniera diversa, l’altro ti gasava se eri diverso, punto. Che poi me li immagino nei loro palazzi, con i soldatini e i carri armati sulle cartine geografiche, giocavano a Risiko, ma vallo a dire ai cinquanta milioni di morti…
Non è stato zio Benito.
Poveretto a me ha sempre fatto compassione, tutto impettito davanti alle sue adunate oceaniche, e quel modo di parlare così… così a scatti. I nostalgici dicono che il suo più grande errore è stato quello di stringere amicizie poco raccomandabili, io dico che il più grande errore è stato quello del Re che non ha avuto le palle di fermarlo.
Non è stato il Mahatma.
Che Churchill definiva “il piccolo agitatore in camicia di notte”, il buon Wiston avrebbe fatto meglio a guardarsi in casa propria.
Non è stato quel sigaro di Fidel.
Oh all’inizio sembrava andare tutto bene eh! La sua rivoluzione faceva proseliti, in più c’era quell’Ernesto che gli dava una mano. Poi ha deciso di fare comunella con i sovietici e subito un bel paio di missili erano già puntati verso gli Stati Uniti. Ciao ciao amici americani.
Non è stato Bettino e neanche Giulio.
Dicevano di volersi staccare dai condizionamenti ideologici e inventare una politica pura, finalizzata a governare la realtà senza riferimenti ideali… MpfffffahahahaAHAHAHAHAAH. C’è poco da ridere comunque.
Non è stato Michail Sergeevic.
Ci ha provato lui, è andato dagli americani col calumet della pace ed ha strappato una riduzione degli arsenali. Bravo. Evidentemente i vegliardi dell’apparato comunista non la pensavano così, e neanche El’cin, soprattutto El’cin.
Non è stato Saddam.
Figuriamoci, lui voleva solo un po’ di petrolio, solo un pochetto, ma mica tanto eh! E invece subito Mr. Cespuglio senior ha messo in campo l’artiglieria pesante e in un mese neanche ha fatto piazza pulita. Sì ma poi non diteglielo che in Iraq non è cambiato nulla, è un segreto, shhhh…
Non è stato Osama Bin.
Ma dài, come può un cavernicolo retrogrado (La venticinquesima ora insegna) con la barba zozza riuscire a fare tutto il macello che ha fatto? Forza Bin dicci chi c’è dietro di te! Anzi no, continua a farci credere che sei quello che sei, il mondo ha bisogno di qualcuno con cui prendersela, e se è brutto e sporco è ancora meglio.
Nessuno di questi personaggi ha cambiato la Storia, o meglio ognuno ha messo un pezzetto nell’enorme mosaico.
Ma tutti loro, e anche noi, in qualche modo, siamo “figli” di un ragazzetto nato a Obljaj che il 28 giugno del 1914 decise che era giunto il momento di cambiare il Mondo. Da quel giorno niente è stato più come prima, il suo nome è rimasto nei libri ma non nella memoria.
Il suo nome era Gavrilo Princip.
Deliri post-esame...
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