martedì 22 luglio 2008

L'amour braque - Amore balordo

Libero adattamento de L’idiota (1869) di Dostoevskij in chiave mafiosa diretto e sceneggiato da Andrzej Zulawski.

Mickey è un gangster che dopo una rapina con i suoi soci conosce su un treno il giovane Leon, ex malato mentale di ricca famiglia. Il boss lo prende in simpatia e decide di portarlo a Parigi nel suo covo dove attenderlo c’è la sua amante Marie (Sophie Marceau). Tra Leon e Marie sboccia l’amore, ma sarà balordo, appunto.

Zulawski non fa per me.

Con questo film siamo nei pressi di Le mie notti sono più belle dei vostri giorni (1989), gli attori corrono sulla scena, scalpitano, sbraitano, sono chiassosi, convulsi, isterici, nevrotici.
Il gusto barocco (che non ho capito bene cosa sia) è eccessivo, nichilismo e compiacimento viaggiano a braccetto. Non c’è profondità e manca un impianto solido. Qui tutto è urlato, ingigantito, enormi bolle di sapone.
Gli attori sono bravi, anzi bravissimi, ma finiscono per essere schiacciati dalla storia, o meglio da quell’accozzaglia di deliri e insensatezze di cui siamo spettatori.
Meno male che ogni tanto sbuca la Marceu nuda se no è dura arrivare in fondo.
Volevo vedere anche L’importante è amare (1975), primo film di Zulawski, ma credo che abbandonerò questa idea. Non fa decisamente per me.

4 commenti:

  1. "L'importante è amare" ti consiglio di vederlo lo stesso, per me è un capolavoro solo per la colonna sonora di Georges Delerue. E te lo dice uno che il barocco nel cinema lo disgusta :p

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  2. Mmm...magari in futuro ci darò uno sguardo :)

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  3. http://www.youtube.com/watch?v=JdV1YTLPpao

    (Andiamo! Ognuno è libero di avere tutte le idee del mondo, ma non questa. A rigor di logica ora dovresti vedere tutti i suoi film. Senza il TREMEBONDO doppiaggio in italiano, s'intende)

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  4. Abbi pazienza, ho scritto queste righe a 21 anni, che ne potevo sapere? :/

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