Ecco un lampante esempio di trash futuristico, tra trent’anni ci sbellicheremo di risate nel guardare il ciuffone ingellato di Interrante o i medaglioni di Costantino… cosa dite? Sono ridicoli anche adesso? Ecco un lampante esempio di trash contemporaneo allora!
Vedere Troppo belli è come assistere ad una esterna di Uomini e donne lunga un’ora e mezza, stesso spessore retorico, stessa recitazione. L’idea di fare un film incentrato su due che non sanno nemmeno da che parte sia girato lo schermo di un cinema può far capire di quale immane schifezza si ha davanti.
Tra ragazzine che rubano boxer appesi ad asciugare e che rivendono scatti rubati come i miglior paparazzi, i due fusti si aggirano nella loro vita fatta di sacrificio e duro lavoro (poi qualcuno mi deve spiegare perché stanno dietro al bancone del bar mezzi nudi e oliati come sardine), con il sogno di sfondare nel cinema. Confermando le ipotesi sulle loro capacità mentali si fanno infinocchiare da un finto talent scout, interpretato dal grande Mahiuex (L’imbalsamatore, 2002), che spillerà parecchi denari al magico duo.
Che sono due scarpe a recitare non c’è bisogno che lo dica io, in più fanno la parte dei morti di fame ma ad ogni cambio scena hanno un vestito diverso, rigorosamente firmato Datch per Costa, e Nine Lives per Dani, adesso potrei sbagliarmi ma mi sembra che ste due marche siano completamente sparite dalla circolazione!
Necessario citare l’interpretazione alticcia di Daniele (io non ho visto differenze però) e la sfuriata del suo amico che lo spintona sulla spiaggia, grande cinema! Non scherza neanche il principio di rissa tra Interrante ed un tizio che vuole farsi la sua fidanzata in discoteca, quest’ultimo alla fine le da anche della puttana ma lui fa finta di niente. Scontata l’idea di prendere una tipa bella, truccarla (male) da brutta, per farla poi apparire in tutto il suo splendore; cioè, si era capito fin da subito che era buona come il pane. E odiosi i dialoghi tra i due protagonisti, “io sono tuo amico”, “siamo come fratelli”, “noi siamo inseparabili”, e bla bla bla, che palle!
Lo score firmato nientepopodimenoche da Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio è letale, il colpo di grazia dopo una visione così auto-punitiva.
Vedere Troppo belli è come assistere ad una esterna di Uomini e donne lunga un’ora e mezza, stesso spessore retorico, stessa recitazione. L’idea di fare un film incentrato su due che non sanno nemmeno da che parte sia girato lo schermo di un cinema può far capire di quale immane schifezza si ha davanti.
Tra ragazzine che rubano boxer appesi ad asciugare e che rivendono scatti rubati come i miglior paparazzi, i due fusti si aggirano nella loro vita fatta di sacrificio e duro lavoro (poi qualcuno mi deve spiegare perché stanno dietro al bancone del bar mezzi nudi e oliati come sardine), con il sogno di sfondare nel cinema. Confermando le ipotesi sulle loro capacità mentali si fanno infinocchiare da un finto talent scout, interpretato dal grande Mahiuex (L’imbalsamatore, 2002), che spillerà parecchi denari al magico duo.
Che sono due scarpe a recitare non c’è bisogno che lo dica io, in più fanno la parte dei morti di fame ma ad ogni cambio scena hanno un vestito diverso, rigorosamente firmato Datch per Costa, e Nine Lives per Dani, adesso potrei sbagliarmi ma mi sembra che ste due marche siano completamente sparite dalla circolazione!
Necessario citare l’interpretazione alticcia di Daniele (io non ho visto differenze però) e la sfuriata del suo amico che lo spintona sulla spiaggia, grande cinema! Non scherza neanche il principio di rissa tra Interrante ed un tizio che vuole farsi la sua fidanzata in discoteca, quest’ultimo alla fine le da anche della puttana ma lui fa finta di niente. Scontata l’idea di prendere una tipa bella, truccarla (male) da brutta, per farla poi apparire in tutto il suo splendore; cioè, si era capito fin da subito che era buona come il pane. E odiosi i dialoghi tra i due protagonisti, “io sono tuo amico”, “siamo come fratelli”, “noi siamo inseparabili”, e bla bla bla, che palle!
Lo score firmato nientepopodimenoche da Anna Tatangelo e Gigi D’Alessio è letale, il colpo di grazia dopo una visione così auto-punitiva.
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