Riassunto: Altra ha mandato via Uno di casa a causa del suo "tradimento". L'uomo ha deciso di aspettare l'alba sulla panchina di un parco...
Uno passò quel che rimaneva della notte seduto su una panchina del parco.
Le nuvole viola pesavano su di lui, mentre l’aria di solitudine che lo cingeva era interrotta dal ronzio di un lampione difettoso che si accendeva e spegneva ad intermittenza.
Pensava agli errori che aveva fatto, alla sua impotenza, alle persone che aveva ucciso, ma soprattutto a lei, al suo amore.
Perso nei suoi pensieri non si accorse neanche di un barbone che lentamente si avvicinava alla panchina dove era seduto.
“TI dispiace se mi siedo fratello? Che sono stanco, stanotte una banda di figli di papà armati di mazze da baseball mi ha picchiato per bene.”
Uno, scrutando il vento ai suoi piedi, rimase in silenzio.
Il barbone lo fissò per bene poi disse: ”Ehi amico guarda che scherzavo, certe cose succedono solo nei film, la vita vera è molto più dura! Comunque sono io che dovrei essere triste, guarda qua, sono ridotto a bere del vino che ormai sa di aceto, tu che hai per essere così? Avanti dillo al tuo migliore amico solo per questa sera! Ti avverto che accetto tutti i tipi di pagamento, esclusi quelli in natura.”
Uno riemerse dal suo stato catatonico: ”Cosa scusa?”
“Sei proprio preso male fratello, fatti un goccio se vuoi! Ehi ehi ma tu hai pianto di brutto, quello che ti ci vuole è una bella sbronza, poi quando ti riprendi sei più triste di prima, è un po’ come farsi una sega, hai presente? Mentre te la fai pensi che è uno sballo, poi quando vieni ti demoralizzi e vorresti che ci fosse qualche bella topolina lì con te anche solo per farti una carezza, è vero o no?”
Accade certe volte che confidarsi a persone sconosciute sia più facile che farlo con amici di vecchia data, ma Uno non ha mai avuto nessuno, a parte Altra, e quella notte non si era mai sentito così solo; quel barbone era il primo amico della sua vita, così deglutì inghiottendo il magone.
“M-mia moglie è incinta di un altro…”
“Fiuuuu brutta storia cazzo, senti io droga non ne ho però se vuoi posso procurartela…e che ci fai su una panchina del parco?”
”Mi ha cacciato fuori di casa”
“Frena frena, lei si è fatta stampinare da un altro e ti manda fuori di casa? Aspetta che tiro una golata.”
“È difficile spiegare, è difficile capire…anche io l’ ho tradita…”
“Bella fratello, è così che si fa! E com’era questa sbarbina? Dai racconta racconta, anche i particolari più sporchi, tanto io di sporcizia me ne intendo.”
“Era un travestito, e l’ ho ucciso, io uccido solo ombre, ma quello non era un’ombra, così ho tradito la fiducia di mia moglie, sono diventato un assassino , sono un mostro, Dio mio sono un mostro.” E scoppiò in lacrime.
“Senti amico, io sono ubriaco marcio praticamente da venti anni a questa parte, e di cazzate ne ho sentite, ma questa le batte tutte davvero, non so che dirti, anzi una cosa te la dico, ricomincia da zero, era una puttana, non ci hai perso niente.”
Asciugandosi le lacrime Uno rispose: ”No, non lo era, ti sbagli. Io ho fatto molti errori nella mia vita, ma lei è stata l’unica cosa giusta, l’unica…”
“A volte ringrazio Dio di essere un barbone, sarò povero e puzzolente ma almeno non devo pensare a queste cose. Non ti invidio per niente amico, proprio per niente. Io me ne vado, di solito a quest’ora spuntano le prime tossiche che per qualche soldo lo succhiano anche ad uno come me, però credo che me ne andrò a dormire in stazione, sono stanco.”
Il barbone si alzò portandosi dietro il suo odore di piscio, Uno rimase piegato sulla panchina fino a che non sorse il sole, poi se ne andò anche lui con la valigia in mano. In una storia che rispetti si potrebbe dire che per lui iniziava una nuova vita, ma questa è la storia di Uno e di Altra.
E non è ancora finita.
Le nuvole viola pesavano su di lui, mentre l’aria di solitudine che lo cingeva era interrotta dal ronzio di un lampione difettoso che si accendeva e spegneva ad intermittenza.
Pensava agli errori che aveva fatto, alla sua impotenza, alle persone che aveva ucciso, ma soprattutto a lei, al suo amore.
Perso nei suoi pensieri non si accorse neanche di un barbone che lentamente si avvicinava alla panchina dove era seduto.
“TI dispiace se mi siedo fratello? Che sono stanco, stanotte una banda di figli di papà armati di mazze da baseball mi ha picchiato per bene.”
Uno, scrutando il vento ai suoi piedi, rimase in silenzio.
Il barbone lo fissò per bene poi disse: ”Ehi amico guarda che scherzavo, certe cose succedono solo nei film, la vita vera è molto più dura! Comunque sono io che dovrei essere triste, guarda qua, sono ridotto a bere del vino che ormai sa di aceto, tu che hai per essere così? Avanti dillo al tuo migliore amico solo per questa sera! Ti avverto che accetto tutti i tipi di pagamento, esclusi quelli in natura.”
Uno riemerse dal suo stato catatonico: ”Cosa scusa?”
“Sei proprio preso male fratello, fatti un goccio se vuoi! Ehi ehi ma tu hai pianto di brutto, quello che ti ci vuole è una bella sbronza, poi quando ti riprendi sei più triste di prima, è un po’ come farsi una sega, hai presente? Mentre te la fai pensi che è uno sballo, poi quando vieni ti demoralizzi e vorresti che ci fosse qualche bella topolina lì con te anche solo per farti una carezza, è vero o no?”
Accade certe volte che confidarsi a persone sconosciute sia più facile che farlo con amici di vecchia data, ma Uno non ha mai avuto nessuno, a parte Altra, e quella notte non si era mai sentito così solo; quel barbone era il primo amico della sua vita, così deglutì inghiottendo il magone.
“M-mia moglie è incinta di un altro…”
“Fiuuuu brutta storia cazzo, senti io droga non ne ho però se vuoi posso procurartela…e che ci fai su una panchina del parco?”
”Mi ha cacciato fuori di casa”
“Frena frena, lei si è fatta stampinare da un altro e ti manda fuori di casa? Aspetta che tiro una golata.”
“È difficile spiegare, è difficile capire…anche io l’ ho tradita…”
“Bella fratello, è così che si fa! E com’era questa sbarbina? Dai racconta racconta, anche i particolari più sporchi, tanto io di sporcizia me ne intendo.”
“Era un travestito, e l’ ho ucciso, io uccido solo ombre, ma quello non era un’ombra, così ho tradito la fiducia di mia moglie, sono diventato un assassino , sono un mostro, Dio mio sono un mostro.” E scoppiò in lacrime.
“Senti amico, io sono ubriaco marcio praticamente da venti anni a questa parte, e di cazzate ne ho sentite, ma questa le batte tutte davvero, non so che dirti, anzi una cosa te la dico, ricomincia da zero, era una puttana, non ci hai perso niente.”
Asciugandosi le lacrime Uno rispose: ”No, non lo era, ti sbagli. Io ho fatto molti errori nella mia vita, ma lei è stata l’unica cosa giusta, l’unica…”
“A volte ringrazio Dio di essere un barbone, sarò povero e puzzolente ma almeno non devo pensare a queste cose. Non ti invidio per niente amico, proprio per niente. Io me ne vado, di solito a quest’ora spuntano le prime tossiche che per qualche soldo lo succhiano anche ad uno come me, però credo che me ne andrò a dormire in stazione, sono stanco.”
Il barbone si alzò portandosi dietro il suo odore di piscio, Uno rimase piegato sulla panchina fino a che non sorse il sole, poi se ne andò anche lui con la valigia in mano. In una storia che rispetti si potrebbe dire che per lui iniziava una nuova vita, ma questa è la storia di Uno e di Altra.
E non è ancora finita.
Bello! Ho fatto il pieno di L'uno per l'altra leggendo gli undici post "vecchi" che non avevo letto. Non entro in merito di forma o apprezzamenti tecnici, dico che l'idea è buona, e la storia interessante e ben scritta. Consiglio: questa storia merita più lustro e visibilità, quindi apri un altro blog solo per l'uno per l'altra e collegalo ad oltre il fondo. Lo meriti tu, la tua fantasia e la tua passione. Fatti questo regalo.
RispondiEliminaP.S. grazie per il commento sulla serenità dell'incertezza, avevo pensato anche io ai post cronologicamente al contrario, ma facci caso il mio romanzo lo leggono in pochi purtroppo. Grazie allora anche se mi hai costretto ad andare avanti adesso :-)
Meriteresti un premio solo perchè hai letto tutta la storia! Comunque il blog dedicato al racconto lo aprirò sicuramente, magari tra un pò...
RispondiEliminaIo aspetto il seguito del TUO racconto ;)
BLOG! BLOG! BLOG!
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