La mente di una donna (Florinda Bolkan, già vista in Non si sevizia un paperino, 1972) e tutto l’universo che ci sta dentro, camminato da astronauti diretti da un uomo cattivo che sembra uno scienziato pazzo, anzi togliete pazzo. Uno scienziato, forse un dottore?
Il tutto fotografato da una regia raffinata con deliziose figure in controluce, e ambienti geometrici lontani dalle atmosfere fricchettone degli anni 70.
Le orme è un film criptico, che scava nell’animo umano senza mai sfiorarlo, che tratta la pazzia senza mai nominarla attorcigliando lo spettatore in una morsa contorta che ha una soluzione al di sotto della qualità estetica che lo permea.
Regia di Luigi Buzzoni, musiche di un giovane Nicola Piovani, fotografia di Vittorio Storaro. Nel cast anche prezzemolino Nicoletta Elmi e Klaus Kinski.
Forse più da vedere che da comprendere.
Il tutto fotografato da una regia raffinata con deliziose figure in controluce, e ambienti geometrici lontani dalle atmosfere fricchettone degli anni 70.
Le orme è un film criptico, che scava nell’animo umano senza mai sfiorarlo, che tratta la pazzia senza mai nominarla attorcigliando lo spettatore in una morsa contorta che ha una soluzione al di sotto della qualità estetica che lo permea.
Regia di Luigi Buzzoni, musiche di un giovane Nicola Piovani, fotografia di Vittorio Storaro. Nel cast anche prezzemolino Nicoletta Elmi e Klaus Kinski.
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