venerdì 28 novembre 2008

Patrick vive ancora

Vorrei dimenticare Patrick vive ancora, seguito tarocco di Patrick diretto da Robert Franklin nel 1978, due anni prima di questo diretto da Marco Landi.
Vorrei dimenticare un incipit assurdo in cui senza se ne ma Patrick (Gianni Dei) si becca una bottigliata in testa da una furgoncino che gli passa affianco.
Vorrei dimenticare che suo padre, mad-doctor monocigliato, lo accudisce nella sua “clinica” in coma vigile collegato ad altri tre poveri cristi che hanno il compito di alimentarlo cerebralmente per compiere la sua vendetta.
Vorrei dimenticare gli occhi di Patrick che ogni tanto appaiono sullo schermo terrorizzando (ma di che?) i vari malcapitati.
Vorrei dimenticare l’omicidio della piscina che si trasforma in una pozza sulfurea mentre vengono continuamente ripresi degli alberi mossi dal vento per poi inquadrare un manichino sfigurato che galleggia nell’acqua.
Vorrei dimenticare due delle donne che popolano questo film: Mariangela Giordano e Carmen Russo. Vorrei dimenticare la loro rissa pietosa a colpi di tettate.
Vorrei dimenticare le innumerevoli bottiglie di J&B che spuntano come funghi da ogni cassetto delle stanze.
Vorrei dimenticare dialoghi del tipo: “Con la droga sei diventato frocio!” Risposta: ”Crepa sola mignotta!”
Vorrei dimenticare la segretaria bionda che si presenta nuda (strano!) nella stanza di Patrick ed inizia a leccare la spalliera del letto, per poi trasferirsi sul divano e simulare un rapporto sessuale o qualcosa del genere.
Vorrei dimenticare la Giordano che invece di scappare di fronte ad una lancia mossa telepaticamente da Patrick, si siede su un tavolo ed apre le gambe… furba! La punta le uscirà dalla bocca.
Vorrei dimenticare la pessima colonna sonora simile a quando nei Simpson compaiono gli alieni bavosi.
Vorrei dimenticare una tizia che viene sbranata da un gruppo di cani che l’ultima cosa che vorrebbero fare è mangiarsi quella poveretta.
Vorrei dimenticare le tre cavie che si contorcono come vermi nei loro letti.
Vorrei dimenticare, infine, gli occhi di Patrick che fanno da sfondo ai crediti finali.

Vorrei dimenticare tutto questo, e lo farò.
Forza ragazzi, sono pronto.

2 commenti:

  1. Letto il titolo pensavo fosse il sequel di Wampyr di Romero, per poi ricordarmi si chiamasse Martin, non Patrick.
    Patrick era un tizio telecinetico in coma, non un "vampiro".

    ...e questo sequel DEVO vederlo, per poi aiutarti a dimenticarlo ^^

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  2. ...Patrick? Che è?? Mi dispiace ma proprio non mi ricordo :p

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