domenica 23 novembre 2008

Il Palazzo - Nono piano

Andrea se ne stava immobile davanti alla finestra aperta. Secondo i suoi calcoli avrebbe impiegato 2,9 secondi a schiantarsi sul terreno. Tenendo conto che il cervello umano ha un tempo di reazione brevissimo si sarebbe reso conto della sua caduta. Decise così di buttarsi all’indietro, in questo modo non avrebbe visto l’asfalto farsi sempre più vicino.
Mise la sedia sotto il davanzale proprio quando sua madre lo chiamò dalla camera: ”Andreino mi porti da bere per favore? Ho tanta sete...”
Contemplando sul da farsi Andrea decise che un ultimo regalo a sua mamma poteva farlo, nonostante fosse lei il motivo del suo suicidio.
“Tieni mamma, piano che è fredda.”
“Tirami un po’ su il cuscino, ecco bravo così.”
Andrea posò il bicchiere sul comodino. “Posso andare mamma?”
“Sì caro.”
“Sicura mamma?”
“Certo. Lasciami riposare per favore, e non fare baccano.”
Andrea strinse i pugni: ”Va bene mamma.”
“Ah! Un' ultima cosa, oggi pomeriggio devi andare dalla zia a portarle quei maglioni che mi aveva mandato, non mi piacciono, dille che se li può tenere.”
“Va bene…”
2.9 secondi. Il tempo per morire.
L’ultima cosa che avrebbe visto sarebbe stato il poster di Dragon Ball appeso alla parete della sua camera, poi si sarebbe lasciato cadere all’indietro come una telecamera lanciata nell’aria che riprende il blu del cielo e poi il grigio del cemento.
Ma quei 2.9 secondi diventarono mesi, e poi anni. Ogni volta che si sedeva sul bordo gli mancava il coraggio.
Diventarono 10 anni per la precisione, all’età di 31 anni decise di buttarsi. Ma nell’istante in cui la sua testa si spappolò sul marciapiedi sua madre morì d’infarto. Non riuscì a darle neanche l’ultimo, e unico, dispiacere della sua vita.

4 commenti:

  1. Cinico al punto giusto ed amaro come spesso accade nei tuoi racconti. Mi piace anche se fondamentalmente è triste.

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  2. Eh lo so,non riesco a scrivere niente di "simpatico" neanche se mi sforzo.

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  3. bello, amaro come il fato nei racconti di Poe, non mi meraviglierei se ti piacesse proprio questo autore.

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  4. Ho letto alcuni suoi racconti,i più famosi. Purtroppo ho un'ignoranza di base non indifferente.

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