sabato 20 novembre 2010

Sulla mia (non) cinefilia

Dopo tre anni di blog ho sentito la necessità di scrivere queste righe perché più mi sono cimentato nella sua stesura, più ci ho messo me stesso, più mi ha fatto faticare, soffrire, emozionare (ebbene sì, c’ho un cuoricino di marzapane io), e più una domanda appesantiva la mia coscienza: sono un cinefilo?
Tecnicamente questo spazio virtuale non era nato per parlare di cinema perché chi lo gestiva non ne sapeva e non ne sa niente tutt’ora, col passare dei post ha poi iniziato a farlo in qualche modo e lo farà sicuramente fino a quando, sempre in qualche modo, morirà.
Quindi il quesito che mi pongo è più che legittimo, ma prima di dare una risposta voglio dire chi secondo me è un cinefilo.

Un cinefilo non è quello che guarda tanti film, manco per il cazzo. Se vi credete affetti da cinefilia solo perché avete visto in divx la filmografia completa di un regista cambogiano allora siete sulla strada sbagliata. Un cinefilo è prima di tutto una persona che va al cinema. È così. Il Cinema, ovvero la parola che comprende tutte le sfaccettature della settima arte, ha il suo habitat naturale nel cinema, nei seggiolini, nel fascio di luce del proiettore, nel silenzio e nel buio della sala. A casa no, a casa non vale. È come professare amore incondizionato ad una squadra di calcio e non essere mai andati, o esserci andati poche volte, allo stadio per vederla.

Ma un cinefilo è anche tale se legge, se si informa, se discute, se colleziona, se parla e sente parlare di cinema. È poca cosa scarabocchiare un foglio word con le impressioni suscitate da un film, liberissimi di farlo, certo, ma ciò non vi farà acquisire lo status di cinefilo.
Detto questo, io non sono un cinefilo.
Perché delle migliaia di parole che avrò scritto in questi tre anni sul cinema, sono poche, davvero poche quelle sputate dopo una visione in sala. Almeno il 90% delle pellicole da me viste l’ho indegnamente scaricato, ed ogni volta che il download raggiungeva il completamento, una piccola pietruzza si aggregava a quella valanga rotolante che oltre a chiedermi cosa sono, schizzava qua e là dell’etico fango. Come potrei mai professarmi cinefilo se sono il primo (il primo!) ad affossare questa forma di espressione andando poco al cinema, comprando pochissimi dvd, leggendo svogliatamente qualche recensione e assuefacendomi alle criptiche parole di Ghezzi? Non mi professo per un par di palle, non sono un cinefilo e bon.

Ma allora, direte a ragione voi, perché continuare a riempire codesto spazio con parole che non avrebbero ragion d’essere? Perché mi piace scrivere. E il fatto che io scriva sul cinema è solo un particolare, ho imboccato questa strada come avrei potuto fare con un’altra; mi piace scrivere e soprattutto scrivermi, e ciò comporta una misera esistenza in funzione di un commento data la necessaria conseguenza dello scrivere che è quella di essere letti.
Se quel 20 novembre del 2007 non avessi pubblicato questo post probabilmente la mia vita nei tre anni a seguire non sarebbe stata la stessa. Magari oggi non avrei la più pallida idea di chi siano Tsai Ming-liang o Sharunas Bartas e avrei speso in altra maniera il tempo che ho impiegato per edificare questo traballante blog, ma di contro la mia esistenza sociale ne avrebbe gioito, forse sì, senza di esso ora sarei più stupido di quel che sono, tuttavia non so davvero quanto ci abbia guadagnato a convivere 1095 giorni di fila davanti a uno schermo del pc.

A parte ‘ste chiacchiere Oltre il fondo giunge al suo terzo compleanno. Grazie a chi ha avuto e ha la bontà di leggerlo, a chi lo segue tutt’ora e a chi lo ha seguito.
Grazie!

32 commenti:

  1. Ciao, ho scoperto il tuo blog pochi giorni fa, cercando recensioni su Satantango.
    Ti faccio i complimenti perchè per essere uno che si professa un non intenditore dici cose molto sensate, almeno a mio avviso.
    Ti ringrazio inoltre perchè io sì che se non passavo di qua Tsai e Bartas(e molti altri) chissà quando li avrei sentiti nominare.
    Avrei una richiesta: faccio fatica a trovare certi film(per l'appunto di Bartas non ne trovo nessuno), dato che vedo che non hai problemi a parlare di p2p, potresti indicarmi i torrenti da cui attingi?
    Grazie di nuovo e buon lavoro!

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  2. come al solito sei drastico.
    C'è anche da considerare la distribuzione dei film e la questione economica. Non penso che Tarr lo trovi al cinema, già è un miracolo se trovi Haneke o Lynch.
    Comunque sono d'accordo quando dici che è importante andare al cinema, perchè è un'esperienza completamente diversa, più completa, più intensa. L'impatto oscuro e nitido della pellicola è ineguagliabile.

    Comunque...
    ok, non ti ritieni un cinefilo, sei uno che guarda film e che ama scrivere. Però la prossima volta non rifiutare se qualcuno ti chiede di pubblicare qualcosa che scrivi. Basta fare il drastico e pensare di chiudere il blog con Salò. Non elucubrare troppo (anche se a me diverte), vai al cinema spesso senza farti condizionare assai dagli amici che guardano stronzate. Così ti chiamerai "cinefilo" e capirai che alla fine non cambierebbe nulla della tua passione attuale, tranne il fatto che i tuoi sensi di colpa da cinefilo inconscio saranno esorcizzati.

    Un ultima cosa: non leggo il tuo blog perchè il mio cuore ha bontà, altrimenti starei a leggere un blog sui testimoni di Geova (perchè lì ci vuole la bontà di sopportazione), tutt'altro, lo leggo perchè ritrovo tutto quello che mi fa incazzare, soffrire, angosciare, dell'umano oltre il fondo...

    Prego.

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  3. Beh, più che cinefilo mi ritengo un movie brat (gestisco da 16 anni un cineclub, vado al cinema e compro molti dvd...ho più film di quanti ne riuscirò mai a vedere...il cruccio enorme è la povertà della distribuzione...al cinema ormai non arriva più nulla, i dvd dei film particolari vanno fuori catalogo in un batter d'occhio). David Weinberger ha dichiarato "sul web, l’imperfezione è la nostra parola d’ordine, il segno d’intesa che ci fa capire che stiamo parlando con un altro essere umano" e "i blog sono scritti dagli autori con la loro voce, mentre le scuole di giornalismo insegnano a parlare tutti allo stesso modo. I giornalisti, si dice in quelle scuole, non devono lasciarsi coinvolgere dalle storie che raccontano e si devono limitare a riferire i fatti...Il risultato è che molti articoli sono noiosi. I blog non lo sono. Sono pieni di passione e di punti di vista...Bene o male, internet e i blog finiranno col fare apparire la voce professionale dei giornalisti come un suono primo di umanità"...penso sia un po' esagerato, ma direi che quello che stai facendo è encomiabile (e beato te che ha i il tempo per farlo così scientificamente)...per certi autori il tuo blog è già un punto di riferimento in lingua italiana su internet anche tramite google...per me un "cineblog" deve essere prima di tutto stimolante, farmi scoprire nuovi mondi, nel senso di artisti sconosciuti...e il tuo è veramente uno dei pochi che riesce a fare questo...per cui GRAZIE!
    PS: riguardo al cineblogging cercai di sistemare i miei pensieri in questo post (http://scaglie.blogspot.com/2008/09/cineblogging-e-blogosfera.html)
    Il problema è che il fruitore di internet è talmente abituato al "mordi e fuggi" che raramente si ferma a leggere oltre le 3-4 righe...l'altro problema è che facebook e affini hanno tolto una fetta notevole di navigazione, deviandola dai blog verso queste frivole perdite di tempo...a mio parere è importante andare avanti...poi le somme si tirano tra 4-5 anni con centinaia di post fatti....

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  4. in fondo in fondo si che lo sei.. se uno potesse permetterselo andrebbe al cinema tutti i giorni e comprerebbe migliaia di dvd. E poi per me la cosa più importante dell'essere cinefilo è parlare continuamente di cinema, confrontare pareri, e questo lo fai nel tuo blog..

    sei un cinefilo.

    a presto

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  5. auguri per il blog!
    cinefilo, non cinefilo... solo definizioni, non saprei dire sul tuo discorso. alla fine conta quel che si fa.
    ciao :)

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  6. "cinefilo" è una di quelle parole inventate dai pubblicitari e dagli esperti di marketing, che hanno bisogno di nicchie, di target, di tutte queste cose qui. Un'altra parolaccia: "generalista" riferito alla tv. Anche qui, sottintende nicchie, target, fidelizzazione: parole orrende, non in sè ma per come sono state usate.
    Mamma mia! Andare al cinema è sempre stato un piacere, un divertimento, l'occasione di conoscere qualcosa di nuovo...
    Un cinefilo, forse si può dire così, è uno che crede che non tutto debba essere mercato. Le cose più belle della vita, se ci fai caso, sono gratuite. O magari costano poco, il biglietto del cinema o dieci euro per un dvd...

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  7. andare al cinema è bellissimo
    il problema è che la maggior parte delle pellicole distribuite "non è interessante" (non userò una parolaccia)
    esempio: dalle mie parti non hanno neanche minimamente pensato di passare My Son, My Son, What Have Ye Done, e molto probabilmente non passeranno neanche 127 hours.

    tutto questo per dire che l'unico modo per essere cinefili è vedere film. Non per "allungare la lista" ma per il puro e semplice piacere di farlo.
    Che poi sia a casa con i divx sullo schermo 15 pollici della cucina o al cinema non fa differenza

    p.s. auguri

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  8. innanzitutto auguri..dunque, concordo con chi sostiene che sono solo etichette a cui dare un peso relativo..detto questo,parliamo del senso di colpa da download..mà,francamente..non mi sento in colpa..ovvio che lo spazio naturale sia la sala,ovvio che fra uno schermo in sala e la tv ci sia una differenza di qualità,di fruizione, enorme..ma diciamocelo..quanti dei film che hai recensito sono vedibili in una sala?quali vengono distribuiti? il 2%? meno? allora diciamo che è solo un problema di distribuzione,legato alle major che fan quel che vogliono..stesso discorso sulla musica..lo scarico è oramai una forma di difesa..l'unico modo per poter vedere cose interessanti.diciamolo..poi se ci son rassegne di film con scarsa distribuzione,vado in sala a rivedere..
    per dire,bela tarr l'ho rivisto tutto in sala,e tornerò a rivederlo se ci saran altre rassegne..ma se non ho alternative,cosa faccio?cosa facciamo?fra i vanzina in sala e tarr a casa mia,la scelta mi par evidente..
    ciao carissimo amico..e,non conta nulla la mia opinione,ma questo è uno dei blog più belli che abbia mai incontrato..

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  9. Cazzarola di un cane ladro, avevo scritto un mega commento di risposta a tutti e non me l'ha pubblicato mannaggia a Sandro Bondi. Vi risponderò entro sera se riesco.
    Ufffff.

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  10. il cinema è arte, e l'arte, da che mondo è mondo, deve essere diretta: arrivare al fruitore, in qualunque modo, legale o illegale., semplicemente perchè è l'unico modo di mantenerla viva, altrimenti moriribbe.
    perciò benvengano i p2p e tutto il resto, perchè sono certo che un vero artista, uno con le palle, se ne frega del riscontro monetario, gli interessa solo che la sua opera venga fruita, assaporata, vissuta, fosse anche da una sola persona, un solo fesso.
    detto questo, il modo migliroe di far 'vivere' l'arte è parlarne e, nello specifico, parlarne nell'unico spazio libero vero e proprio, autogestito e totalmente indipendente, che è quello dei blog.

    (e, fidati, è anche dopo aver esplorato un blog come il tuo, indirettamente, quindi, anche per merito tuo, che persone come me e tanti altri hanno deciso di intraprendere questa stessa strada.)

    (quindi, sono passati tre anni e mi sembra che il tuo sia veramente un ottimo lavoro.)

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  11. Cinefilo o no, che importa?
    Tu ami il Cinema o no? E non sto parlando solo del luogo in sé.
    Il Cinema è differente dal Teatro e davvero lì non puoi sfuggire al vederlo dal vivo.

    Auguri per il terzo compleanno del tuo blog. Forse non sarai un cinefilo, ma di sicuro il tuo blog è uno dei must per chi ama il cinema.

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  12. Boskov avrebbe detto: "Cinefilo è chi il cinema ama".
    Forse non parlava bene l'italiano, ma si capiva benissimo, no?
    E qui passano solo cinefili, mi sa:)

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  13. Abbiate pazienza ma oggi non ho tempo per rispondervi, lo farò sicuramente domani pomeriggio. Auguro a tutti una buona serata!

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  14. Vero, semplici etichette. A me la parola cinefilo non piace perché se viene usata per descrivermi poi mi si chiede de Il Signore degli Anelli, Marlon Brando e gli Oscar, e non mi va più di spiegare che esiste altro...
    Invece mi unisco ai ringraziamenti, la tua opera mi è sempre molto utile (anche se non commento quasi mai), le scoperte sono molteplici e... le filmografie cambogiane mi interessano!
    Faccio eco anche alle parole di Zonekiller: ragazzi, a questo punto avere un blog vivo e vegeto, che sopravvive nel tempo è una cosa GRANDIOSA! Opponiamoci sempre alla migrazione già nominata, teniamo alta la bandiera dell'espressione profonda, quella che difficilmente trova spazio in una "bacheca". Non è la solita retorica, la negativa direzione è proprio quella della "smsizzazione" di forma e sostanza, non permettiamo che questa maggioranza ci schiacci.
    Quindi... W oltre il fondo! Auguri!

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  15. Allora, sperando che non si inceppi vi rispondo ad personam, premettendo che questo non voleva essere un post di autocommiserazione per farmi dire "ma sì, ma no, sei un cinefilo", perché come avete ben detto voi si tratta solo di un etichetta, piuttosto mi interessava sapere il vostro parere a riguardo visto che siamo sulla stessa barca,

    @ Chris, grazie a te per la lettura! Facciamo così, mandami una mail a oltreilfondo@alice.it elencandomi i tuoi introvabili e vediamo se riesco a darti una mano.

    @J., J. è un po' il mio blogger gemello. Vuoi per l'età, vuoi per gli argomenti presi in considerazione, la sensibilità con cui vengono trattati, e perché ci leggiamo a vicenda praticamente dall'inizio. Ma io del duo sono quello più pessimista, drastico, come dici tu, lo sono anche nella vita vera, non sono uno che non si accontenta mai, bensì uno che non è mai contento, anche quando avrebbe i motivi per esserlo. E' carattere, ho imparato a conviverci. Il sulla distribuzione è assolutamente vero, e forse hai ragione quando dici che se andassi di più al cinema non cambierebbe niente, magari però mi metterei a scrivere paradossalmente che andandoci troppo sarei diventato uno spettatore "commerciale", non mi stupirei se lo dicessi. Piuttosto cosa intendi quando dici "Però la prossima volta non rifiutare se qualcuno ti chiede di pubblicare qualcosa che scrivi". Non ho capito. E comunque, grazie.

    (continua)

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  16. @ Zone, Zone tu in questo circuito che abbiamo creato sei uno di quelli che ha più diritto di parola date le tue competenze e lo testimonia la bella citazione di 'sto Weinberg, citazione assolutamente condivisibile che però me ne fa venire in mente un'altra che guarda caso avevo letto nel tuo blog. Era di un autore italiano (forse Dario Fo ma non ne sono sicuro) il quale diceva che con internet l'arte si è svalutata a causa di una accessibilità troppo vasta, si è massificata, ha perso esclusività. Un po' mi ci ritrovo in questo discorso. Comunque ricordo anche quando mi dicesti i tuoi orari lavorativi (arrrghh) e la quantità di dvd che possiedi (ri-arghhhh), io come dici tu sono un beato, la vita da pseudo-studente permette questi lussi, e ti ringrazio per l'encomiabilità, per il punto di riferimento(ma che autori suvvia!), e tutte le belle cose che dici che potrei tranquillamente rivolgere a te. Il tuo p.s. è molto vero, io stesso a volte non vado oltre il primo capoverso o mi butto precipitosamente sul giudizio finale. Intenret è il mondo del tutto e subito, ci ha cannibalizzati, siamo diventati voraci e non riusciamo più a gustare il sapore delle cose.

    @ Lorant, la tua perentorietà mi ha convinto :)

    @roby, roby è un po' lo zio di noi giovinetti. Il suo blog è un posto accogliente dove andare per poter leggere quelle due o tre cose semplici di cui si ha bisogno. Ciao roby!

    @ Giuliano, la tua saggezza arriva come al solito puntuale. Le cose più belle della vita, se ci fai caso, sono gratuite. Me lo terrò a mente, sì.

    Ok.
    Oggi pomeriggio continuo a rispondere, siete in tanti non credevo. E' domenica mattina e vi amo quasi.

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  17. @ srtk, il problema della distribuzione è un grosso scoglio. Per noi esterni ci appare tutto semplice (sono degli idioti quelli che distribuiscono Natale a... invece che Herzog o Boyle), ma temo che le cose siano più complesse. Quando entrano in gioco i soldi tutto passa in secondo piano. Bisognerebbe riuscire a trovare un compromesso, cosa che vedo impossibile.

    @ brazz, brazzz è il lettore numero 1. So che legge sempre tutto (d'altronde è il suo mestiere :D) a e me fa ovviamente piacere. Sacrosante verità le tue, e di fronte ai tuoi dilemmi non si può che scegliere "la strada casalinga". Certo, le cose non sono proprio così nette, cioè certi film vanno visti al cinema (Avatar, Inception) e non ci sono santi che tengano a mio avviso. Il tuo parere conta, e il mio ego ti ringrazia (non è mai stato così tronfio e sicuro di sé dopo tutti questi complimenti).

    (continua)

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  18. @ Einzige, sì è vero che c'è bisogno di far circolare l'arte e per tanto tempo sono stato convinto che foss così. Tuttavia come ho scritto poc'anzi, questa condivisione ne ha, forse, leggermente sminuito l'essenza, o forse no, boh, questa è una cosa che mi dà da pensare. "Il mio merito" è ad ogni modo frutto del merito di qualcun'altro poiché io stesso l'ho aperto tre anni fa dopo aver seguito quello di uno scrittore di fumetti. Insomma, è una catena.

    @ alma, importa che non importa :). Era "solo" un dilemma di coscienza, bella similitudine quella col teatro.

    @ Ismaele, dopo che mi citi Boskov mi levi ogni tipo di risposta. :D

    @ occhio, il tuo blog è eleganza, ci entro sempre in punta di piedi, e non posso che appoggiare il tuo discorso. Non amo Facebook (pur facendone parte) perché crea un enorme gregge di pecore, basta vedere 'sta cosa recente dei cartoni animati, che appiattisce le personalità, cosa che invece nei blog non accade. Quindi, non w Oltre il fondo, ma W I BLOG in generale!

    E a proposito di fb, giusto per contraddirmi subito, ho visto qualche giorno fa l'ultimo Fincher. Ci ho scritto sopra un'intepretazione un po' forzata ma credo originale di tutta la carriera del regista.
    Uff, finito! Ci si legge cari amici.

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  19. So che sono una tua lettrice da poco, ma vorrei poter dire la mia in merito.
    Capisco il tuo dilemma. Ma capisco anche gli altri che non comprendono appieno questo disagio. Io amo l'arte. E la studio. Per ovvi motivi mi accontento dei miei mezzi, è impensabile studiare un'opera nell'esatto modo in cui dovrei/vorrei farlo, ossia avendocela davanti. Buona parte della mia cultura in materia proviene da libri e internet. Ma capisco anche che un fairy feller master stroke non si può mai comprendere appieno, carpire l'arte presente in quel quadro, proprio. E' un quadro che deve necessariamente essere visto, e nessuna riproduzione o foto può essere la stessa cosa.
    La risposta al dilemma è: si fa quel che si può. Quanto possibile nelle nostre capacità.
    E' un cruccio presente praticamente in ogni essere umano. Chi ama la cucina ma non sa cucinare. Chi ama i profumi ma non ha mai neanche pensato di "giocare" con le essenze e trovare una fragranza che sia solo sua. Chi ama l'arte, ma fa il critico. Chi ama lo sport ma lo guarda comodamente col culo sul divano.
    Ovviamente sono tutte entità di diverso spessore. Ma il punto è lo stesso.

    Io ho avuto il tuo stesso problema con la storia della cinefilia, e illo tempore mi son un po' disperata (con mia grande sorpresa) dopo essermi resa conto di non poter avere un'etichetta attaccata in fronte che mi catalogasse. Quindi come un bambino che vuole avere sempre ragione, ho cercato di aggirare il problema per spuntarla.
    E' finita in un modo pessimo. Perchè ho un carattere pessimo.
    E' stata un'impresa impossibile ad esempio far cominciare un cineforum (che infatti non è mai cominciato) perchè io che ero l'incaricata fims ho scelto pellicole per la quale mi avrebbero praticamente odiata tutti.
    E quando al cinema invece è uscito un film che tecnicamente secondo gli standard della gente che va al cinema non sarebbe dovuto uscire (antichrist, ad esempio), ho rischiato più e più volte di non tornare mai più a casa o di tornarci solo parzialmente viva. Perchè odio le altre persone. Il film in quel momento è mio, devo seguire ogni cosa, ascoltare qualsiasi rumore, percepire ogni particolare e nel frattempo cercare di ricordare ogni singola cosa per metabolizzarlo, assemblarlo nel modo confusionario e solito nella mia testa per poi estrarne un concetto leggermente più profondo di "ma che siamo venuti a vedere, un porno?" o "io ce l'ho più grosso".
    E quando qualcuno in sala parla, ride, fa battute, o dialoga, il mio solito comportamento è quello di subire per un tempo davvero ridicolo finchè la Daniela masochista che è dentro di me non mi fa alzare, andare dalla persona/dalle persone in questione, e fare un rimprovero così crudele che mia madre sarebbe fiera di me.
    Dal momento che abito nel burundi, questo atteggiamento mi ha portato spesso molto vicina la morte.
    Basta anche solo immaginare che adesso, con un'età ed una maturità differente, e con un divano ed un televisore, puntualmente litigo con le uniche persone che sono con me a vedere il film - mai più di tre - per una qualsiasi cosa che dicono.
    Si, sono pazza.
    Quindi, mi ritrovo a scegliere tra essere cinefila o essere viva.
    Il risultato è: guardo per lo più tutto in tv caricato sulla mia fedelissima penna usb e quando proprio c'è necessità di vedere al cinema un film, mi mordo un labbro e vado al cinema. Portandomi ovviamente una scorta di persone etero di sesso maschile pronti a difendermi fisicamente.
    E soprattutto, ho capito che quello che mi interessa non è essere cinefila. E' solo percepire la bellezza dei film, e l'arte che c'è dentro.
    A volte mangiare un frutto è quello che ci basta per farci sentire bene, anche se in realtà non lo sappiamo. L'importante è imparare ad assaporarlo in profondità e nel modo giusto. Probabilmente se avessimo l'albero in casa da dover curare ogni giorno per avere quel frutto, cominceremmo a non amarlo più così tanto, o non lo mangeremmo per niente.

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  20. oddio che commento lungo... scusami, ho perso il controllo evidentemente. Non ho il dono della sintesi.
    Tiè, beccati sta filosofia spicciola XD
    (iperventilazione time)
    Probabilmente non sono per niente la persona matura intellettualmente che credo di essere. Ero in dubbio se mandarti o meno il commento, però poi ho pensato che anche nel peggiore dei casi, non devo farmi una plastica al viso, visto che non mi conosci di persona, e che la foto dell'avatar è troppo piccola per potermi individuare XD

    Buona serata e un bacino.

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  21. Mistress of Shadows... che donna! Io di sicuro sarei con te a rispondere in modo crudele più che a difenderti fisicamente da etero XD

    Eraserhead, sulla questione della pubblicazione ricordo vagamente un messaggio, una proposta che ti fecero sui racconti e tu rifiutasti. Forse sono io che ricordo male. Comunque in ogni caso era una cosa detta così nel contesto ironico del messaggio. La prossima volta mi faccio i fatti miei, non preoccuparti, ammesso che tu non faccia il drastico. :p

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  22. uhahhahhahhahaha...
    Così le prenderemmo tutt'e due. A meno che non riesca a stordire gli uomini mostrando le tette. Ma se si tratta di donne, siamo morti.
    Non ho mai alzato una mano in tutta la mia vita, non saprei neanche come fare per diferndermi da un attacco fisico.

    In realtà ci tenevo solo a precisare che la mia non è discriminazione, solo che con la cricca di personaggi gay che mi ritrovo, spesso mi son trovata a dover difendere io loro. A meno che non si trattasse di donne...
    Fine precisazione. Ci tenevo a non dimostrarmi come la persona con la puzza sotto al naso che sono. Ce l'ho solo con tutti, non di certo con i gay...
    Ok, mi ritiro nelle mie stanze. Mi sa che già ho fatto qualche danno senza rendermene conto.
    Erase, il mio invito a bannarmi sappi che è sempre valido.

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  23. ma figurati Mistress, si era capito che il problema era contestuale.
    Noto che però non hai un blog? Sarebbe interessante leggere i tuoi racconti sulle noie e sfuriate al cinema. Tipo tu che difendi Antichrist insultando le donne che non capiscono il senso del film. XD

    Comunque penso che per gli etero maschi propensi alla violenza vada bene mostrare le tette. Dopotutto se si comportano così è perchè non le hanno mai viste.

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  24. Ommadonna, è un commento quello di Miss o il bignami della bibbia? Leggo domani perché ora ho le palpebre sotto il lvello di guarda. Intanto qui vedo che si parla di tette, ottimo, grandi ragazzi. Ah e quella storia delle pubblicazioni riguardava brazzz se non sbaglio, lui fa l'editore! Vabbuò, domattina mi prenderò quelle due o tre ore per leggere il megapost, notte ^__^.

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  25. Scusa Mist ma una soluzione per evitare critiche ottuse dalle persone non sarebbe semplicemente di eleminarle? Non fisicamente eh, ma dal luogo in cui ti appresti alla visione. Ok al cinema che magari non è vicino a casa tua e di farti una trasferta in solitaria non ne avrai giustamente voglia, ma in casa? Io quando guardo un film preferisco essere da solo, anzi lo esigo. Un po' per la mia misantropia, ma anche e sopratutto perché per cogliere certi significati (vedi quelli di Antichrist) a parlare deve essere solo il film, il resto silenzio. Quindi al massimo potrei chiamare degli amici muti, ma siccome non ne ho, lascio perdere.
    Per quanto riguarda il tuo ban temo che blogspot sia un social network estremamente democratico, non si può bannare nessuno, ed anche se si potesse non mi interesserebbe di certo nei tuoi confronti.

    Un bacetto anche a te.

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  26. Anche a me capita di essere "tacciata" di cinefilia e subito mi schermisco dietro un "cinefila no, semplice appassionata" (occhio basso e testa reclinata, per la cronaca) perché, come è già stato detto, le etichette sono roba scomoda che sa tanto di guinzaglio, un guinzaglio bello stretto, perché, anche se non mi sono mai interrogata su cosa esattamente voglia dire essere cinefili, non mi sento all'altezza di tale roboante definizione.
    Eppure, se il greco non mi inganna, filia vuol dire proprio passione, amore smisurato e incondizionato. E non importa se questo amore si consuma nel buio perfetto della sala di un cinema o sullo schermo del televisore del soggiorno, se si esplicita nel conoscere a menadito le ultime produzioni del cinema tailandese o nel possedere parzialmente la filmografia di scorsese.
    E' passione, è qualcosa in movimento, un fuoco che brucia, che ha fame e continuerà ad averne per quanto ci sforziamo di saziarlo.
    Il tuo blog trasuda passione (e non solo cinematografica) ed è per fame che l'ho incontrato e continuo a seguirlo, annotandomi film che magari non vedrò mai ma di cui anche solo sapere l'esistenza mi rende felice.
    So che la tua non è autocommiserazione e che non hai bisogno di sentirti dire "bravo" ma il tuo post mi è sembrato una bella occasione per esprimerti il mio parere da ormai assidua lettrice, se poi sono scivolata nella sviolanata, sorry, non era mia intenzione.
    Dunque per concludere auguri mio caro cinefilo, o semplice appassionato che dir si voglia.

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  27. Misantropia e odio per gli "svegli" da cinema, MI SENTO A CASA! :D
    In sala ci vado ogni tanto, di solito non sono ultra interessato alla pellicola di turno, ma lo faccio proprio per il discorso di sopra: sentire l'odore della sala.
    Però preferisco nettamente casa mia, DA SOLO; devi immergermi, assimilare, non passare semplicemente il tempo...

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  28. Ah, un'altra cosa...
    Per Mistress of Shadows: l'hai visto "Cruising"? Prova a portarti appresso gay così, vediamo se qualche buontempone fastidioso si avvicina...

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  29. No, non l'ho visto, e neanche lo conoscevo ad essere sincera. Ma vedo che ha avuto tre nominations al Golden Raspberry Award come peggior regista, peggior sceneggiatura e peggior film...

    Eras non devi necessariamente fare il carino con me, mi hai già conquistata XD

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  30. Lara... grazie, qui dentro ho "incontrato" persone che nella vita reale purtroppo non avrei mai incontrato. Mi dite, mi dici, le cose che penso anche io, le cose che vorrei sentire fuori da questo spazio virtuale. E' bello, ci stringiamo attorno a questo come ad altri blog e siamo un pochino più felici di prima, o forse meno tristi.

    Misty, io preparo già i confetti.

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  31. non a mandorla ery, non mi piacciono.
    sono come i bimbi.

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  32. @Mistress of Shadows: vabbè, ma io portavo un esempio "alternativo", solo un dettaglio presente nel film (che manco ho apprezzato, a parte lo stile "cupo"), al di là se questi sia stato Metropolis o un Hitchcock. Mica ho detto vedetevi la pellicola che è fenomenale, eheheh. :D In parole povere, mi riferivo al fatto che nel film sono presenti omosessuali nerboruti e dalla mano pesante, al contrario di quelli "da difendere", tutto qui...

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