Graham (Eduardo Noriega), addetto alle fotocopie in un’azienda, ha la memoria corta: dopo 10 minuti dimentica ciò che è successo. Ancorato al suo blocchetto di appunti, è conteso da diverse donne: la capa ss, Irène segretaria in prova e la moglie Isabelle (Paz Vega).
Pastrocchio francese senza capo né coda che richiama per intenti Memento (2000) di Nolan senza però avere la medesima cura verso se stesso, gli spettatori e il cinema. Personaggi impalpabili – quella che dovrebbe essere la vera moglie è relegata in un cantuccio, il dottore e il migliore amico non si capisce bene cosa diavolo facciano nel film –, situazioni impossibili – Noriega invitato in men che non si dica da Irène a casa sua, le due tipe che alla fine senza un motivo lo accalappiano in strada –, una colonna sonora inascoltabile – ma forse sono io ad avere un'idiosincrasia verso l’hip-hop francese –, un paio di scelte tecniche a dir poco discutibili – da brividi alcuni ralenti nelle scene più movimentate, inutili le scritte sullo schermo che compaiono ogni tanto –, allusioni sessuali qua e là – classico specchietto per le allodole poiché le allusioni restano tali vista la castità della pellicola –, il protagonista che vaga con aria stranita per tutto il film – si sarà domandato chi gliel’ha fatto fare di passare da Amenábar a Limosin –, una coprotagonista espressiva quanto un ciocco di legno – graziosa sì ma solo quello –, fanno di Novo un’opera in cui sfido chiunque a voler capirci un minimo.
Perfino Paz Vega, in una cornice così scialba mi è sembrata meno bella del solito... Sacrilegio! L’unica speranza è di venir affetti dalla malattia del protagonista per dimenticare il più in fretta possibile tale bruttura.
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