mercoledì 4 agosto 2010

A Serbian Film

Il Rocco Siffredi di Belgrado ha deciso di ritirarsi dalle scene per vivere in serenità con la moglie e il figlioletto. Capita che una ex collega lo contatta per un nuovo film diretto da un misterioso regista. Il cash è notevole e Milos, questo è il suo nome, accetta. Ma fin dall’inizio delle riprese intuisce di come tutto andrà per il peggio.

Se la memoria non mi inganna è questo il film più violento, sporco, laido, depravato, eticamente scorretto che abbia mai commentato sul blog. Sorpresi? No, probabilmente ve ne sbatterete allegramente gli ammennicoli, però sta di fatto che A Serbian Film (2010) è davvero ma davvero pesante sotto aspetti di cui parlerò, e ve lo dice uno che quasi è rimasto indifferente alle sofferenze dei malcapitati di Martyrs (2008). Beninteso, sebbene il lavoro di Laugier non mi abbia entusiasmato (anche se poi rivisto sul grande schermo mi ha “detto” altre cose) resta distante eoni da Srpski film che comunque sia rimane un filmetto calibrato solo ed esclusivamente per scioccare lo spettatore, a prescindere da quel che ha detto Srdjan Spasojevic, il regista, con la sua chiave di lettura per me abbastanza forzata. Dice l’autore: “è un diario delle molestie che riceviamo dal governo serbo, della potenza monolitica dei leader che ti ipnotizzano forzandoti a fare cose che non vorresti. Devi sentire la violenza per capire di cosa si tratta.”

Dicevamo delle difficoltà che la visione comporta. Già il fatto che tutto ruoti intorno ad un film porno dovrebbe far capire che l’atmosfera respirabile non sarà la stessa di una scampagnata con l’oratorio. Ma per fugare ogni dubbio ci pensa la scena d’apertura in cui il figlio nemmeno decenne è lì sul divano con gli occhi sgranati davanti a un film hard in tv; nulla di scabroso dati i tempi che corrono, è doveroso rimarcare però che il protagonista della performance sessuale è il suo stesso padre che poco dopo si siederà al suo fianco per spegnere il video con un pizzico di ironia.
Quindi i territori bazzicati sono decisamente fangosi già nelle premesse. Proseguendo la storia degenera in una spirale di assurda morbosità ristagnando nel raccapriccio più smisurato, e come gli piace rotolarsi nel putridume della violenza! Oh sì, le scene di sesso (finte, anche il membro di Milos è di plastica stile Tinto Brass) si fanno via via sempre più brutali con relativa sottomissione della donna di turno, esse si intrecciano poi con il gore nudo e crudo andando a creare un treno diabolico che colpirà dritto lo stomaco.

È una visione brutta, fine a se stessa, che in mancanza di solidi contenuti affoga in un compiacimento destabilizzante nel quale spiccano momenti repellenti come l’abuso del neonato e il totale annientamento del tabù freudiano dell’incesto.
L’escamotage del flashback rivelatore scoperchia inevitabilmente un paio di magagne al livello della sceneggiatura che perplimono alquanto, su tutte il siero simil-viagra capace di ingrifare Milos detto “andropausa” peggio di un bufalo afgano tenuto in isolamento per due anni, addirittura in uno slancio di virilità estrema picchierà a morte i suoi aguzzini con il pisello ancora ben bene in tiro. Ad essere deprecabili non sono solo le qualità amatorie che la sostanza sembra donare, ma soprattutto quelle che rendono il porno-attore uno zombi a disposizione del regista maniaco. E che Spasojevic non tiri in ballo il parallelo con le autorità serbe perché mi sembra immotivato.

Ad una torta così maleodorante non poteva mancare la ciliegina bacata col finale distruttivo (però in qualche modo inaspettato) seguito da un controfinale evitabile poiché tutto si doveva già esaurire con la drastica decisione di Milos, per la prima volta calatosi nel ruolo di padre.
Lo sconsiglio a gran voce perché c’è abbastanza male in giro che di questo film non ne sentivamo il bisogno; va da sé che il suo intento di sconcertare viene assolto a dovere, e se questo vi basta allora A Serbian Film potrebbe entrare nelle vostre grazie.

4 commenti:

  1. NON SONO RIUSCITO A TROVARLO..hai un link?

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  2. Prova qui: http://extratorrent.com/torrent/2265794/A+Serbian+Film+-+Srpski+film.html

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  3. Ciao!
    Film squallido. Son stata male per una settimana o anche di più. Per quanto, come dici tu, si vedeva alla grande la finzione e l'assurdità (mega pene di plastica, droga-viagra, infante/bambola, ecc...) psicologicamente e visivamente è orribile. E certo che di stomaco ne ho! Mai stata così sul punto di vomitare con nessun film.
    Sconsiglio vivamente anche io. Non lascia null'altro che un senso di nausea e rabbia nei confronti di chi ha creato questa oscenità con l'intento di scioccare e basta.
    In questo c'è riuscito, almeno con me.
    k.m.

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  4. C'è così tanta bella roba in giro che anche solo mettersi a parlare di questo film (figuriamoci vederlo!) è tempo sprecato.

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