Un ragazzo è morto di overdose sulle scale di una chiesa.
L’ha trovato il prete al mattino, ancora con il laccio emostatico legato al braccio.
Qualche giorno dopo, conclusa l’ora di catechismo, nel cortile antistante l’entrata, un bambino si avvicina al parroco e chiede: ”Don posso farti una domanda?”
“Certamente, dimmi pure.”
“La mamma mi ha detto che qui è morto un ragazzo l’altro giorno.”
“Purtroppo sì, era una pecora smarrita del Signore.”
Il bambino osserva i suoi compagni che giocano, poi si rivolge al prete: ”Ma Gesù ci guarda sempre da lassù?”
“Il Signore veglia su di noi, sempre.”
“E ci vuole bene?”
“Noi siamo i suoi figli, ogni padre vuole bene ai propri figli.”
“E voleva bene anche al ragazzo che è morto?”
“Sì, voleva bene anche a lui.”
“E perché ha lasciato che morisse?”
“Beh…perché…perché non pregava! Se tu preghi ogni notte il Signore, egli ti proteggerà.”
“Allora Gesù non vuole bene a tutti in modo uguale!”
“Ma sì! Te l’ ho detto siamo tutti suoi figli.”
“Ma quel ragazzo è morto. Se era suo figlio poteva salvarlo; il mio papà farebbe di tutto per salvarmi.”
Il prete esita un attimo.
“Perché non vai a giocare con i tuoi compagni? Guarda ti stanno chiamando…”
Il bambino corre verso i suo amichetti, il sacerdote rimane immobile sul portone della chiesa, sopra di lui il sole brilla alto nel cielo, i suoi raggi proiettano nel cortile l’ombra della croce piantata sul tetto. I bambini giocano a rincorrersi calpestandola.
L’ha trovato il prete al mattino, ancora con il laccio emostatico legato al braccio.
Qualche giorno dopo, conclusa l’ora di catechismo, nel cortile antistante l’entrata, un bambino si avvicina al parroco e chiede: ”Don posso farti una domanda?”
“Certamente, dimmi pure.”
“La mamma mi ha detto che qui è morto un ragazzo l’altro giorno.”
“Purtroppo sì, era una pecora smarrita del Signore.”
Il bambino osserva i suoi compagni che giocano, poi si rivolge al prete: ”Ma Gesù ci guarda sempre da lassù?”
“Il Signore veglia su di noi, sempre.”
“E ci vuole bene?”
“Noi siamo i suoi figli, ogni padre vuole bene ai propri figli.”
“E voleva bene anche al ragazzo che è morto?”
“Sì, voleva bene anche a lui.”
“E perché ha lasciato che morisse?”
“Beh…perché…perché non pregava! Se tu preghi ogni notte il Signore, egli ti proteggerà.”
“Allora Gesù non vuole bene a tutti in modo uguale!”
“Ma sì! Te l’ ho detto siamo tutti suoi figli.”
“Ma quel ragazzo è morto. Se era suo figlio poteva salvarlo; il mio papà farebbe di tutto per salvarmi.”
Il prete esita un attimo.
“Perché non vai a giocare con i tuoi compagni? Guarda ti stanno chiamando…”
Il bambino corre verso i suo amichetti, il sacerdote rimane immobile sul portone della chiesa, sopra di lui il sole brilla alto nel cielo, i suoi raggi proiettano nel cortile l’ombra della croce piantata sul tetto. I bambini giocano a rincorrersi calpestandola.
Nessun commento:
Posta un commento