Dopo aver riabilitato stelle ormai ossidate del firmamento, dopo aver entusiasmato pubblico e critica col suo ultimo film, dopo aver presieduto la giuria del 68° Festival di Venezia, Darren Aronofsky continua a volare basso. Infatti il suo prossimo lavoro si intitolerà Noah.
Ovvero: la storia di Noè.
Una cosetta da poco, ne'?
Immagine tratta da una graphic novel in cui lo stesso Aronofsky ha messo lo zampino.
Ovvero: la storia di Noè.
Una cosetta da poco, ne'?
Immagine tratta da una graphic novel in cui lo stesso Aronofsky ha messo lo zampino.
da queste poche info mi puzza non poco di pretenzioso, quindi di possibile buco nell'acqua- come quel pasticciaccio di The Fountain...
RispondiEliminaMa chi, quell'ometto barbuto a cui piaceva fare le gite in barca con tutta la sua fattoria? eh eh anche a me pare piuttosto ambizioso, forse pure troppo...
RispondiEliminanon c'è che dire, è un regista che mi ha fatto vivere dei bei momenti, molto abile nel mostrare la fragilità della mente umana. In particolare è il suo ultimo lavoro a farmi condividere la vostra opinione: è troppo sicuro di sè. Col successo che ha avuto negli ultimi anni penso che difficilmente assisteremo ad un suo flop commerciale, ma un flop artistico non lo escluderei. Requiem for a Dream è di gran lunga il mio preferito.
RispondiEliminaAho, io invece un po' di fiducia ce l'ho. Certo, sta diventando kolossale però è uno che con me ha abbastanza credito: Pi Greco, Requiem, The Wrestler e Il cigno nero mi sono piaciuti assaie.
RispondiEliminaEsticazzi, Darren è un grande, e a me sta più che bene che si dia ai kolossal o alla "maniera": finchè c'è qualcosa da dire (e soprattutto "un come") con il metodo di Aronofsky, roba buona ne esce!
RispondiEliminaoccristo addirittura Noè? mah qui puzza decisamente di pretenzioso... staremo a vedere, non far cazzate Darreeen!
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