Vorrei poter dire che nella vita mi piace sempre cercare nuove sfide, nuovi stimoli, ma purtroppo non è così, ristagno sempre nella solita pozzanghera. Però sono una persona che pensa, e cerco, in qualche modo, di accrescere sempre di più il mio bagaglio culturale.
Una delle poche cose che ho imparato, è di avere rispetto per qualunque forma d’arte, che sia un quadro, un film, un libro, una canzone, possono non piacere, ma prima di giudicarle vanno osservate, lette e ascoltate attentamente, per capire che dietro c’è sempre lo sforzo notevole da parte di qualcuno.
Ora, io musicalmente non sono molto acculturato, me ne sto tranquillo tranquillo nel recinto delle mie convinzioni con i miei tre o quattro cantanti preferiti. Poi c’è un’altra parte “musicale” di me, che qui sul blog non è uscita fuori perché non l’ ho voluto io, fatta di bassi potenti e luci psichedeliche. Ho girato in lungo e in largo l’Italia per i club più all’avanguardia nel campo della musica elettronica, ed ogni volta che vedevo l’alba sorgere mi chiedevo se quella notte ci avevo perso o ci avevo guadagnato. Col passare del tempo, però, i suoni stanno diventando sempre più scontati; forse sono io che sto crescendo, o più semplicemente ho bisogno di nuove sonorità.
Dubstep.
Qui in Italia non so quante persone siano a conoscenza di questo genere musicale nato a Londra col nuovo millennio ed esploso in tutto il nord Europa negli ultimi anni.
La capitale inglese, sempre un passo avanti rispetto a tutte le altre grandi città europee, ha fatto da culla a questo genere che risente molto delle influenza breaks e garage dell’UK.
Il video qui sopra è tratto dall’omonimo album di Burial, un misterioso produttore dell’etichetta Hyperdub. L’album è uscito nel 2007 e contiene 13 tracce.
L’ascolto di “Untrue” non è cosa facile, i beat distorti, le cupe atmosfere lounge con vocal ossessivi faranno storcere il naso anche a chi mastica da tempo musica elettronica. Ma come ho detto all’inizio bisogna ascoltare attentamente per capire, e solo così si potrà comprendere che questo album è un capolavoro.
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