Eccessivo, folle, volgare, sregolato, blasfemo, immorale, rozzo, scurrile. Non avevo ancora visto un film del genere in vita mia. Qui non si risparmia nessuno, dagli handicappati agli omosessuali e qualunque altra minoranza o maggioranza. Indubbiamente alcune situazioni sono di cattivo gusto, però la chiave di lettura del film è l’ironia, senza di questa non lo si può apprezzare, una persona politically correct sviene dopo cinque minuti.
Sin dall’inizio si può capire che razza di delirio sia questo film. A Tromaville una banda di delinquenti col pannolino (!) fa irruzione in una scuola di handicappati, per fortuna arriva Toxie, il vendicatore mascherato, in loro aiuto, che uccide i componenti della banda ma non riesce ad evitare l’esplosione di una bomba in cui ci rimetterà le penne il suo aiutante Lardass. La deflagrazione crea uno squarcio spazio-temporale per cui Toxie prende il ruolo del suo alter-ego cattivo Noxie in una dimensione parallela e viceversa. Da qui nascono ovviamente tutti gli equivoci del caso, con scenette deliranti e splatterose. Alla fine Toxie riesce a tornare a casa sbattendo i tacchi delle scarpe come ne Il mago di Oz, e sconfigge Noxie che intanto aveva messo incinta sua moglie, a sua volta già in attesa di un bimbo da parte di Toxie. Nello scontro finale oltre alla lotta tra i due vendicatori siamo spettatori anche della battaglia tra i due feti all’interno della pancia della moglie.
Delirio totale.
La trama è ben più complessa, ma è impossibile spiegare dettagliatamente quello che succede, come ho detto all’inizio non viene risparmiato nessuno, vengono investite delle vecchiette, si scherniscono dei minorati mentali, dio è impersonato da un nano che chiede a Toxie di dire al papa se per favore la smette di nominarlo dato che non lo conosce, e di togliersi dalla testa quel cappello a cappella (questo dialogo mi ha fatto crepare dal ridere), uno dei cinque super eroi che da la caccia a Noxie si chiama Masturbator e si accompagna di una canzoncina deliziosa: Sono Masturbator, la potenza di 10 dita, restate indietro o vi innaffierò a vita. E potrei stare qui ad elencare centinaia di altre stronzate ma lascio il gusto della sorpresa a chi guarderà il film.
La casa che distribuisce Citizen Toxie è la Troma, che è proprio specializzata in questo genere trash-horror-comedy, se si è conoscitori di questa casa si potranno trovare all’interno del film dei personaggi presenti in altre opere della Troma, come il Sergente Kabukiman, comunque ai fini della trama non vi è nessuna implicazione, si può non aver mai visto un film della Troma (come me fino a due ore fa) che si capisce tutto, che poi non c’è molto da capire.
Il furioso che prima dei crediti finali saltella in mezzo alla strada con solo degli slip addosso è il regista del film, d’altronde da un albero storto non nasce mai un albero dritto (mio padre docet).
Probabilmente non me ne capirò un tubo di cinema, ma Citizen Toxie mi ha divertito come pochi, è l’ideale per farsi quattro risate, ma che dico, anche dieci risate, ovviamente tenetelo lontano dai bambini e dalla gente troppo inquadrata.
Dimenticavo, il film è il quarto episodio di una serie iniziata nell’84, ma i due episodi intermedi fanno cagare, almeno così si dice all’inizio di questo.
Nessun commento:
Posta un commento