lunedì 29 dicembre 2008

Solitudine

Turpiloqui interni, masturbazioni celebrali, pensieri frammentati.
Scampoli di un ego fragile e labile.
Ricordi che galoppano su cavalli neri dagli occhi scuri; lacrime silenziose,
poco speranzose. La solitudine al tuo fianco mentre ingrani veloce, le strade che sai a memoria fanno ormai parte della tua storia.
Una tetta e odore di sigaretta, borsa di preservativi e pelle ambrata, le sue mani con la sua bocca sanno che la notte è appena iniziata. La felicità tra il sedile ed il cruscotto è l’illusione inafferrabile di un cuore rotto.
Un bacio negato, sul suo viso manca il segno di un sorriso, ricordi un amore passato, ma resta solo un vago profumo di vaselina mista a fumo.
E allontanandoti guardi lo specchio sperando che qualcuno ti sussurri all’orecchio: “ Ti amo”,
ma non vedi altro che il suo prossimo cliente, e sai già che stanotte dormirai poco o niente.

1 commento:

  1. Non è da tutti lasciare un pensiero verso le donne che fanno il mestiere più antico del mondo...secondo me qualcuno dovrebbe aiutarle ad aprire quartieri a luci rosse e levare quella legge assurda e bigotta della merlin

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