giovedì 25 ottobre 2012

(Sta)Notte

Potrebbe essere un buon momento per un arrivederci, forse, tacitamente, per un addio, potrebbe esserlo se non fosse che questa stazione ha l’odore di ruggine e piscio di tutte le stazioni, soprattutto ora che è notte e i barboni appaiono ciondolanti da dietro gli angoli bui in compagnia delle loro case dentro i carrelli del supermercato e con estrema naturalezza stendono un cartone sul pavimento per dormire (d’inverno dentro la sala d’aspetto, d’estate anche a ridosso dei binari) e fanno i sogni che fanno loro: di essere dei re medievali che possiedono ettari sconfinati di terra e montagne dove brulicano dentro le macchie di bosco dense ed umide cavalli bianchi dalla criniera bionda che col sole galoppano sulle praterie verdeggianti fino ad arrivare sul ciglio della scogliera bagnata ogni tanto dal mare che indocile ribolle centinaia di metri sotto, e si vedono (i barboni) parlare dall’alto dei preziosi scranni con una corona d’ottone in testa e un mantello color cremisi sulle spalle di fronte ad una folla che li osanna e che fa echeggiare il loro nome in tutto il regno e le giovani donne povere a sentire quel nome sperano con il cuore ardente di poterli sposare e di passare tutta la vita assieme.
Potrebbe essere un buon momento per un addio, pensa lui, mentre il rumore di ferraglia del treno è già nell’aria.

Hammock - Departure Songs

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