giovedì 14 gennaio 2010

Nothing

Andrew e Dave sono amici fin da piccoli. Condividono la stessa vita in una disordinata casa situata fra due autostrade. Un giorno Dave decide di andarsene per trasferirsi dalla sua ragazza, nel frattempo Andrew, insicuro agorafobico, riceve la visita di una piccola boy scout. Com’è come non è, la bimba torna a casa dalla mamma dicendole che lui l’ha baciata. Dave, dal canto suo, viene a scoprire che la fidanzata lo ha fregato come un pollo rubandogli l’account del lavoro per impossessarsi di ingenti somme di denaro. Poco tempo dopo la polizia circonda la casa dei due per i presunti reati da loro commessi, e quando i fumogeni lanciati dentro l’abitazione sembrano segnare la fine, ecco che Andrew e Dave riaprendo gli occhi troveranno fuori dalla loro porta una sconfinata distesa di… niente. Vincenzo Natali è quel geniaccio che qualche anno fa diresse un piccolo grande gioiellino rispondente al nome di Cube (1997). Sei anni dopo abbandona le atmosfere angoscianti e psichedeliche del Cubo per dedicarsi ad un’opera più leggera sceneggiata da Andrew Miller, qui nei panni dell’omonimo co-protagonista.
La pregevole introduzione animata che presenta i protagonisti, dà fin dall’inizio un tono palesemente surreale (ma leale) alla storia, avvalorato dalla rappresentazione langhiana di Toronto. Per non parlare della casa stessa, troncata di lato e dalla goffa silhouette, che sembra uscita dalla mente contorta di Gilliam.
Dunque, Natali nella prima mezz’ora sembra saperci fare anche con le atmosfere più giocose, il gioco, però, diventa difficile quando cala i protagonisti nel niente assoluto: un bianco infinito senza inizio né fine limitato soltanto da un pavimento gommoso, e dove la casa diventa l’unico appiglio nel vuoto. Capirete che qui il film deve saper tenere desta l’attenzione poiché l’idea di due uomini letteralmente isolati dal resto del mondo potrebbe rappresentare l’harakiri perfetto di un regista. Natali non si “suicida” e riesce a reggere il peso della solitaria coppia in maniera più che accettabile.

Una volta compresa la sostanza della nuova realtà, era inevitabile contrapporre la comprensione di sé stessi attraverso il confronto tra Dave ed Andrew: in pratica il fulcro della storia è la loro amicizia che viene già messa in discussione nell’incipit, questa nuova “dimensione” li mette a nudo per riuscire ad incontrarsi nuovamente, o forse per la prima volta. Pur rimanendo in terreni comici, il film saltella qua e là nel mini dramma esistenziale con rovescio della medaglia, unito ad una spruzzatina (ina ina) di splatter in CGI, il tutto in maniera piacevole, almeno abbastanza.

Tenuto conto della sfida non da poco in cui si è cimentato il regista, direi che questo Nothing può andare benissimo per una classica domenica pomeriggio di cazzeggio. E occhio ai titoli di coda, alla fine c’è una piccola sorpresa.

7 commenti:

  1. Io ancora adesso devo capire come si fa a seguire i blog degli altri, figurati se so dirti come seguire il mio! Tipo quel rettangolino con tutti i sostenitori come si farà a mettere? Misteri...

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  2. avevo perso le tracce di natali dopo l'oltreognimisura angosciante cube. questo sembra un filmetto interessante..

    per mettere il cube dei lettori invece basta che dalla tua pagina di gestione del blog vai in layout, quindi fai aggiungi un gadget e metti il gadget dei lettori fissi.
    altrimenti x seguire qualcuno all'interno dell'home page del blog in alto a sinistra basta cliccare dove sta scritto segui

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  3. Il mio spasticismo latente ti ringrazia molto.

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  4. cube non era niente male,adesso mi gurdo questo..riguardo ai gadget,considera che ce l'ho fatta io.per cui..ce la farai sicuramente..

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  5. Credo di avercela fatta infatti. Credo.

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  6. vedo che hai aggiunto il cube dei lettori
    grande! :)

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