sabato 6 aprile 2013

Csillogás

Con Csillogás (2008) Benedek Fliegauf ritorna all’origine: come in Van élet a halál elött? (2002) il documentario fa rima con intervista, ma questa volta l’oggetto di studio non è la scienza antiortodossa di uno psichiatra originale bensì un argomento molto più alto, insondabile, da far tremare le gambe: il mistero dell’oltrevita. Il regista magiaro mette di fronte alla mdp tre persone normalissime accomunate dalla stessa incredibile esperienza, un viaggio andata e ritorno dall’aldilà raccontato con grande partecipazione emotiva da parte del trio (due uomini e una donna) il quale pur narrando situazioni “già sentite” come manifestazioni di luce (“csillogás” significa scintillio), presenza di conoscenti stretti defunti che accompagnano il trapasso, sensazioni di calore, amore, accoglienza e improvvisi poteri gnostici, risulta sincero e capace di tenere elevato il livello dell’attenzione.

Il tema è evidentemente così imperscrutabile e influenzato da variabili determinanti (non si fa nessun riferimento alla religione, elemento che plausibilmente gioca un ruolo importante nella mente di coloro che vivono tali passaggi, parere personale ovviamente) che un film di sessanta minuti non può avere le pretese di sviscerarlo con perizia, anche perché nessun essere vivente di questo pianeta riuscirebbe a farlo, Fliegauf comunque mette sul piatto delle testimonianze che per il momento sono il massimo dell’empirismo a cui possiamo tendere: non ci sono risposte, germinano al contrario gli interrogativi, domande che in sostanza scopriremo solo… morendo.

8 commenti:

  1. Ciao, di quel tipo di cinema di cui ti occupi sul blog purtroppo non ne sono un gran intenditore. A Lecce, nella mia città, è iniziato il Festival del cinema europeo.

    Ti link il catalogo in pdf: http://festivaldelcinemaeuropeo.it/pdf-2013/catalogo-festival-del-cinema-europeo.pdf
    Se conosci qualcosa da consigliarmi, un regista in concorso che secondo te va visto, mi farebbe piacere.

    Scusa se ho commentato la recensione, ma non sapevo dove scriverti!

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  2. Ciao, nessun problema, anzi ben vengano queste segnalazioni! E poi Lecce anche se è molto lontano da dove sto io per un motivo ben preciso è una città che mi è vicina.
    Ho dato un'occhiata al catalogo e l'offerta è invitante: dei film in concorso l'unico che ho visto è Living del russo Sigarev, ne ho scritto qui dentro qualche tempo fa, io te lo consiglierei, non aspettarti un film facile però. Di tutti gli altri non ne ho mai sentito parlare, ma date le nazioni di appartenenza (vedo Grecia, Ungheria, Austria) ritengo che la cosa migliore sia fidarsi del proprio istinto e qualcosa di buono si pescherà sicuramente. Da non perdere poi la retrospettiva su Kaurismäki.

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  3. Ma tu che diavolo fai nella vita?!

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  4. Guarda domani vedrò Living. Film non facile perché come Satantango o disturbante?

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  5. Come Satantango penso che non ci sia niente :), non facile perché è basato su eventi che la nostra razionalità fa fatica ad accettare.

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  6. Living non mi è piaciuto più di tanto. Loving, che ha vinto, l'ho trovato troppo televisivo e palloso. Ti consiglio invece The dream and the silence (sueno y silencio). A me è piaciuto davvero tanto, eppure non ha preso nemmeno un premio!

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  7. Mi spiace per Living. Il film che mi consigli l'avevo casualmente segnato qualche tempo fa, a volte per attirare l'attenzione basta solo la locandina. :)

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