Sentite questa che merita.
Nel 2006 un Tsai Ming-liang in stato di grazia (quando mai non lo è?!) firma un’opera smisurata come I Don't Want to Sleep Alone, passaggio a Venezia e poi via, lontano, lontanissimo dal Bel Paese. Almeno fino ad oggi. E sì perché a quanto dicono quelli di MYmovies (link) il film dovrebbe uscire nelle sale questo maggio. Le conferme latitano, la notizia messa così mi spacca in due: da un lato è forte il rammarico per una strategia distributiva che rasenta la follia: importare un film taiwanese vecchio di 6 anni, cristo santo perché?; dall’altro esulto forte perché potrebbe essere l’occasione giusta per ammirare sul grande schermo il lavoro di un regista immenso.
Qui i miei 2 cents sull’argomento.
Nel 2006 un Tsai Ming-liang in stato di grazia (quando mai non lo è?!) firma un’opera smisurata come I Don't Want to Sleep Alone, passaggio a Venezia e poi via, lontano, lontanissimo dal Bel Paese. Almeno fino ad oggi. E sì perché a quanto dicono quelli di MYmovies (link) il film dovrebbe uscire nelle sale questo maggio. Le conferme latitano, la notizia messa così mi spacca in due: da un lato è forte il rammarico per una strategia distributiva che rasenta la follia: importare un film taiwanese vecchio di 6 anni, cristo santo perché?; dall’altro esulto forte perché potrebbe essere l’occasione giusta per ammirare sul grande schermo il lavoro di un regista immenso.
Qui i miei 2 cents sull’argomento.
Io ho visto solo "l'anguria" e, come altri autori del sud-est asiatico con percorsi e sguardi affini a questo autore, non mi sono sentito particolarmente coinvolto nè colpito dalle capacità cinematografiche. Sulla distribuzione, è un pazzo mondo, e ci sono "pazzi maniaci" (in senso buono, è una fortuna) anche in questo settore...peccato che abbiano spazi di azione ridottissimi...anche se credo che in futuro, e vale anche per altri settori, le cose un poco miglioreranno
RispondiEliminaMi era capitata la stessa cosa: guardo "l'anguria" e non ne rimango particolarmente affascinato, anzi non riesco nemmeno a finirlo.
EliminaPoi tempo dopo, ma anche un anno o due, leggo pareri esaltanti su Tsai e mi metto a guardarlo, dall'inizio. E così capisco la caratura di questo regista che praticamente sta facendo un unico gigantesco film fin dagli esordi. Non si può capire, bisogna vedere, tanto che, come ho detto in passato, o Tsai lo si vede tutto, oppure non lo si può comprendere appieno. E' un limite, è un grande pregio.
Anch'io avevo notato l'uscita segnalata su MyMovies, ma come si suol dire (memore anche di casi precedenti) "finché non lo vedo, non ci credo". ^^
RispondiEliminaAh sì ci sono precedenti? Allora aspettiamoci brutte sorprese, ben che vada andremo al cinema a vederci "Io non voglio dormire da solo", magari molti lo scambieranno per un film tratto da un libro di Moccia!
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