giovedì 3 dicembre 2020

De Natura

Parlando di Nectar (2014) dicevo che anche in un cortometraggio si poteva riscontrare la personale visione che Lucile Hadžihalilović ha del cinema, terminato De Natura (2018), ancora più corto del precedente, un po’ per pigrizia un po’ per comodità, propendo a ripetere l’antifona: siamo in un luogo boschivo (ci troviamo in Romania ma ovviamente questa è un’informazione che si apprende solo cercando nel Web), una zona che conferma le aspettative fatte di fronde, ruscelli, fiori e frutti, probabilmente è primavera oppure è estate, tutto è verde, e in questo contesto la Hadžihalilović inserisce due bambine che scorrazzano nell’ambiente. L’attenzione verso la giovinezza da parte della regista è una costante, tuttavia si può ipotizzare un leggero distacco dagli altri adolescenti che sono entrati nei suoi film, in generale De Natura ha un’essenza meno astraente rispetto, per fare un titolo, ad Evolution (2015), le due ragazzine non richiamano a sé eventuali significati metaforici, risultano essere per quello che sono: due sorelle immerse in una natura rigogliosa, specchio del passaggio esistenziale che stanno vivendo.

La progressione del film si sostanzia con l’introduzione del rovescio fin lì immortalato, se è vero che ogni cosa è fiorente, florida, lussureggiante, è altrettanto inevitabile il manifestarsi di una controparte che sta agli antipodi, ciò che un attimo, un giorno, un mese prima prosperava ora marcisce, avvizzisce, fa la muffa, è avvolto da ragnatele o divorato dalle formiche. È il ciclo della vita, l’alternarsi di stagioni che viene inquadrato nel mondo naturale, ma non solo: perché il corto ha un micro picco di intensità quando vengono montate delle vecchie foto su lapidi rovinate, il parallelo che si crea rimanda alla presenza delle due protagoniste, come a sottolineare un ineludibile cerchio biologico, che a rimorchio porta con sé riflessioni filosofiche e ontologiche riguardanti sia il regno vegetale che quello animale. Un paio di cieli rannuvolati, un falò con le bimbe strette ad osservare il fuoco, e De Natura può calare il sipario fino alla prossima alba, fino alla prossima nascita.

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