venerdì 29 febbraio 2008

Alice nel paese delle pornomeraviglie

Davanti ad uno specchio che manco all’Ikea lo vendono, la “candida” Alice, nuda sul letto, in un atto di narcisismo estremo confessa di voler far l’amore con se stessa.
E alla faccia di Carroll si trova al di là dello specchio, con il bianconiglio che sembra un vecchio guardone raccattato per strada a cui hanno messo due dentoni e una verniciatina di bianco in faccia.

Il coniglio ha il compito di condurre Alice per il paese delle pornomeraviglie (wow), solo che questo paese non è proprio tanto bello. C’è qualche albero spoglio, un po’ di erba, e due o tre arbusti qua e là. Vabbè, la scenografia non è mai il pezzo forte dei porno.
Così incontrano il cappellaio matto, che con quel nome poteva far sfracelli, e infatti li fa, grazie al coniglio però. Già perché è lui che schioccando le dita porta tutti in una casa che sarà stato un casolare lì intorno, e, sempre schioccando le dita, spoglia il cappellaio e Alice in un batter d’occhio.
Poi solite cose, ma ad un certo punto, sorpresa, gli attributi maschili e femminili, più l’ano di lei iniziano a parlare in rima, ma roba che fa ridere davvero oh! Per una volta un porno che non si prende sul serio dico, però è solo un’illusione perché subito dopo iniziano quelle conversazioni brillanti tipo: “Ti piace il mio cazzo eh?” , “Sì sono la tua troia”. Vabbè, i dialoghi non sono il pezzo forte dei porno.
Il viaggio prosegue.
I due incontrano il ghiro (che personaggio è?), e la stregatta (idem) che è un’assatanata della madonna. Altro teletrasporto in un’altra stanza, e parte il menage a trois con Alice, il ghiro e la stregatta. Finito il siparietto una vagina ed un orifizio anale iniziano a litigare per cercare di accaparrarsi il pene di turno. Poi accade l’incredibile (?).
Appare dal nulla un tavolo su cui si sta consumando un’orgia con tutti i personaggi elencati prima (vabbè, la trama non è il pezzo forte dei porno), più alcune new entry, tra cui una tettona e un’altra tipa. Alla fine la tettona si presta generosamente ad un bukkake, e bon il film finisce.
Cioè no, il film finisce che Alice si sveglia, ma fa differenza?

Ho un unico e grosso rammarico, perché Luca Damiano non c’ha infilato il Bruco Califfo? È uno dei miei personaggi preferiti, solo dal nome aveva delle potenzialità!

3 commenti:

  1. L'ho scaricato per sbaglio e devo dire che non ho avuto il coraggio di cancellarlo per via dei dialoghi in rima tra i genitali. Mi sono divertito talmente tanto!

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  2. Eeeh sì, ad oggi nell'affrontare questo tipo di pornografia è rimasto solo il (piccolo) divertimento di vedere quali livelli irreali si raggiungono (tipo il postino che entra in casa e trova la casalinga strafica in perizoma, e se la fa). Internet ha letteralmente stritolato questo genere che ormai trova posto soltanto nelle bancarelle dei cinesi.

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  3. Veramente il Ghiro C'E' come personaggio nel libro di Carroll, è il terzo a sedere al thè del cappellaio matto!

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